Una donna britannica ha vissuto 28 anni con una lente a contatto incastrata nell’occhio: un oftalmologo la ritrova in una cisti grazie alla risonanza.
Le lenti a contatto sono un oggetto utilissimo per chiunque abbia problemi di vista poiché offrono un’alternativa semplice e pratica agli occhiali. Alcuni fatti di cronaca, tuttavia, suggeriscono che anche con le lenti sarebbe opportuno prestare attenzione a tutti i passaggi: quanto vengono messe, durante la permanenza nell’occhio e quando vengono tolte. Lo sa bene una donna britannica che ha scoperto di aver vissuto ben 28 anni con una lente a contatto nell’occhio.
La vicenda è stata raccontata dalla rivista Bmj Case Reports, la quale ha dato i meriti dell’incredibile scoperta ai medici dell’ospedale di Dundee, in Scozia. Il vaso di pandora è stato aperto quando la donna, denunciando alcuni problemi all’occhio sinistro, si è fatta visitare da un oftalmologo. Il medico ha ritenuto opportuno fare una risonanza e le immagini hanno mostrato una scena quasi surreale: la palpebra della paziente si era gonfiata ed era scesa sull’occhio perché c’era una cisti di 8 millimetri per 6.
All’interno della cisti, la lente a contatto persa durante una partita di Badminton di 28 anni prima. Il dottore ha potuto ricostruire i fatti grazie alla testimonianza della madre della sua paziente, la quale ha ricordato che la figlia era stata colpita da un volano Quando aveva 14 anni. Lì per lì tutti avevano creduto che la lente si fosse rotta e persa, nessuno credeva che potesse incastrarsi nell’occhio per un lasso di tempo così ampio. “Probabilmente la lente è migrata nella palpebra superiore dopo il trauma”, hanno provato a spiegare gli esperti. Ciò che resta poco chiaro, però, è cosa abbia causato l’infiammazione a distanza di così tanti anni.
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