Tomasz ha 25 anni ma il suo corpo ne dimostra solo 12: quale malattia lo costringe a vivere così e in che terribili condizioni riversa.
Tomasz Nadolski è un ragazzo di 25 anni sebbene il suo aspetto dica tutt’altro. Non a caso quando guida e mostra la carta d’identità viene puntualmente accusato di avere un documento falso. Tutta colpa di una malattia rara che ha bloccato la sua crescita fisica e che lo costringe a vivere ogni giorno nel corpo di un dodicenne. La sua sindrome provoca infatti problemi a reni e sistema cardiovascolare, impedendo all’organismo di sintetizzare le molecole lipidiche.
Come se non bastasse, Tomasz deve passare fino a 20 ore al giorno attaccato alla flebo e assumere un medicinale che costa 190 mila euro l’anno. In questo caso è stato fortunato: il produttore ha deciso di aiutarlo e fornirglielo gratuitamente. Il rapporto con i genitori, invece, si è inspiegabilmente dissaldato: “Mi sento solo e mi manca il sostegno della mia famiglia e così è stato per molti anni. La malattia ha distrutto la nostra relazione familiare”, ha dichiarato al Daily Mail.
I suoi disagi sono cominciati a soli 7 anni, quando si sono cominciati a verificare i primi sintomi: vomitava dopo ogni pasto ed era afflitto da fitte dolorose a mani e piedi, eppure i medici non capivano quale potesse essere la causa. Qualcuno ha avanzato l’ipotesi del disturbo mentale, altri l’hanno invitato a mangiare di più facendo attenzione all’assunzione delle sostanze nutritive fondamentali per la crescita. Poi la diagnosi ha messo a posto tutti i tasselli condannando il ragazzo ad una vita molto limitata. Purtroppo quando è in casa passa il tempo da solo, seduto nella sua stanza. Molti lo trattano come un bambino sebbene sia ormai un uomo. Una condanna crudele, per la quale al momento non esiste alcuna cura.
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