Un bambino di 4 anni ha rischiato di morire soffocato a causa di un acino d’uva: cos’è successo e perché si tratta di un alimento particolarmente pericoloso.
Un semplice spuntino a base di frutta ha rischiato di diventare letale per un bambino di 4 anni. Il piccolo stava mangiando dell’uva quando un acino si è bloccato nell’esofago, impedendo il transito alimentare. I genitori, vedendo difficoltà nel deglutire e nel respirare da parte del bambino, lo hanno subito accompagnato al pronto soccorso all’ospedale Vito Fazzi di Lecce. Lì, i medici hanno provveduto a trasferirlo presso il reparto di chirurgia pediatrica e poi ad affidarlo alle cure degli specialisti di endoscopia digestiva e operativa. A quanto pare non c’era altro da fare se non provvedere ad un’operazione repentina in anestesia totale.
I medici hanno constatato che il bambino aveva già subìto la ricostruzione dell’esofago a causa di alcune patologie congenite che nulla avevano a che fare con l’acino rimasto bloccato nel suo corpo. Per fortuna gli specialisti sono riusciti a sbloccare la situazione asportando il bolo alimentare per via endoscopica, evitando così qualsiasi taglio ed eventuali complicanze. Il rischio di morte è stato elevato: il bollo, infatti, poteva essere inalato per poi passare nelle vie aeree. Tale scenario sarebbe stato molto più preoccupante e pericoloso ma per fortuna è stato scampato grazie alla prontezza dei medici.
L’intervento è filato liscio nonostante gli allarmi iniziali, così al bimbo è stato possibile tornare a casa già dopo poche ore. Per lui non è prevista alcuna convalescenza visto che i medici gli hanno dato un via libera totale: il piccolo paziente può tornare a giocare, mangiare, fare i bagni in mare e qualsiasi altra questa attività che desideri. Lo spavento dei genitori ha avuto un lieto fine, peccato però che non si possa dire lo stesso di una bambina di soli 2 anni deceduta in una spiaggia vicino Taranto proprio a causa di un acino d’uva che ne ha causato il soffocamento. Per lei non c’è stato nulla da fare ed è sopraggiunta la peggiore delle tragedie, confermando purtroppo quanto sia pericoloso far assumere questo tipo di alimenti ai bambini troppo piccoli o lontani dal controllo dei genitori.
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