Vaccini 2018/2019: cosa prevede la circolare dei ministri Grillo-Bussetti

I ministri della Salute e dell’Istruzione Giulia Grillo e Marco Bussetti hanno firmato la circolare che regola i vaccini per l’anno scolastico 2018-2019: tutto quello che c’è da sapere.

L’obbligatorietà dei vaccini è ufficialmente slittata di un anno, ma nel frattempo genitori e bambini devono far fede alla circolare diramata dai ministri della Salute e dell’Istruzione Giulia Grillo e Marco Bussetti. Le disposizioni prevedono delle conferme e alcune modifiche rispetto al decreto Lorenzin: prima di tutto, per i minori di età compresa tra i 6 e i 16 anni già iscritti a scuola e che non devono effettuare nuove vaccinazioni o richiami, resta valida la documentazione già presentata per l’anno scolastico 2017-2018. Discorso diverso per i bambini dai 0 ai 6 anni o per chi si iscrive per la prima volta: se il decreto Lorenzin richiedeva una documentazione della Asl, adesso basterà presentare una dichiarazione sostitutiva di avvenuta vaccinazione.

Novità assoluta quella di creare l’anagrafe nazionale vaccini: spetterà a quest’istituzione acquisire tutti i dati relativi alle coperture vaccinali. Lo scopo finale è quello di facilitare le comunicazioni tra le varie regioni, i singoli territori e le strutture centrali. Inoltre, in caso di mobilità interregionale da parte dei cittadini, l’anagrafe nazionale potrà attingere alle informazioni raccolte in precedenza, aggiornando le schede e cercando di muoversi nella giusta direzione al semplice scopo di “essere sempre più vicino alle esigenze dei cittadini”.

Infine, il ruolo degli esperti: l’intento è quello di raccogliere una serie di esperti – rigorosamente indipendenti – sul tema dei vaccini per offrire sostegno ma anche per vincere dubbi e diffidenza. Come dimostrato dai fatti, uno degli scogli più impervi è rappresentato proprio dal dissenso vaccinale da parte della popolazione. Aggiornare il piano nazionale della prevenzione vaccinale è ormai visto come un obiettivo primario: al momento la copertura è aumentata sia per quelli obbligatori che per quelli facoltativi ma molte regioni restano ancora al di sotto della soglia auspicata (solo 11 regioni su 20 hanno raggiunto l’obiettivo di immunizzare almeno il 95% dei neonati con l’esavalente, tuttavia a livello nazionale non è stata raggiunta la medesima soglia che garantirebbe la cosiddetta ‘immunità di gregge’). Chiara e pragmatica la circolare, nell’attesa che decisioni definitive vengano prese per l’anno scolastico 2019/2020 partendo dal desiderio, annunciato dal ministro Grillo, di un ‘obbligo flessibile’.

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