Davide Barillari, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, è stato sommerso di critiche per aver espresso alcune idee sui vaccini: i punti della riforma, la reazione dei cittadini.
Davide Barillari, consigliere regionale del Lazio per il Movimento 5 Stelle e primo sostenitore delle nuove regole volte a togliere l’obbligatorietà dei vaccini, si è esposto alle feroci critiche dei cittadini dopo aver condiviso su Facebook un post ricco di provocazioni. “Quando si è deciso che la scienza fosse più importante della politica? Chi l’ha deciso e perché? A questo siamo arrivati. Visto che i politici sono tutti ignoranti, allora mettiamo medici e scienziati a scrivere le leggi, piuttosto che fargli perdere tempo a fare ricerche, ad analizzare dati e numeri, e ad occuparsi di curare i loro malati”, ha esordito.
Barillari ha proseguito il suo monologo affermando – con sarcasmo – che “Bisogna credere. Nei dogmi dell’oms, dell’iss, della fimmg, della fimp… ma soprattutto nei ‘consigli’ di quelli che producono, (testano?), e vendono i farmaci ‘per il nostro bene’. E intanto si mettono un sacco di soldi in tasca. Poi gli scienziati si stupiscono se qualcuno pensa che questi ricchi signori, pur di fare ancora più soldi, magari speculano un po’ sulle emergenze, sulle malattie, sulla paura, sul terrorismo psicologico verso le masse di (futuri) ammalati cronici. Magari facendo leva proprio sui bambini”.
Ma non finisce qui. Barillari ha precisato che “la politica viene prima della scienza” e che “sul tema vaccini si è scatenato il peggio. Io, insieme a tanti altri, abbiamo posto domande, dubbi, e abbiamo formulato proposte. Che possono non piacere. Ma si è scatenata una guerra. Non sui contenuti, ma sempre e solo sul piano “voi siete ignoranti mentre noi sappiamo tutto”. La sua conclusione – a parte citare una riflessione di Donatella Galasso su Stato e multinazionali farmaceutiche – appare come una proposta di collaborazione: “Se vogliamo fare un passo in avanti, allora politica e scienza devono eliminare tutti i conflitti di interesse per ricostruire un sano dialogo. Oggi il politico fa lo scienziato e lo scienziato fa il politico. Non funziona”.
Gli utenti hanno interagito con piacere su un tema caldo come quello dei vaccini. C’è chi ha fatto notare a Barillari che in effetti ci sono scienziati dietro a questo tipo di riforme e che lui avrebbe dovuto gi saperlo. Altri hanno criticato il susseguirsi di luoghi comuni e contraddizioni, altri ancora lo invitano a visitare strutture ospedaliere come il Bambino Gesù prima di ‘ergersi sul pulpito’, infine c’è chi ha avuto da ridire sull’idea di mettere in quarantena i bambini vaccinati. Ben lungi dall’essere esaurito, l’argomento è di certo destinato a creare ulteriori dibattiti tra cittadini, free vax, medici e forze politiche.
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