La lunghezza del pene, motivo di vanto per gli uomini e di soddisfazione per le donne, si riduce a causa dello smog: come influisce l’inquinamento ambientale sulla sfera sessuale.
Brutte notizie per gli uomini che vivono in città, visto che un nuovo studio italiano pubblicato sulla rivista ‘Human Reproduction’ ha scoperto che lo smog potrebbe diminuire la lunghezza del loro pene. Colpa dei prodotti inquinanti presenti nell’ambiente, ovvero i cosiddetti interferenti endocrini, rei di alterare l’equilibrio e la funzione degli ormoni e di influire negativamente sulla sfera sessuale. È stato il professor Carlo Foresta, docente di Endocrinologia all’università di Padova e coordinatore del gruppo di ricerca ‘La fertilità dei giovani è a rischio’, a lanciare l’allarme.
Il presupposto è che l’uomo, proprio come gli animali, nella vita di tutti i giorni si espone a numerosi prodotti inquinanti per colpa dei residui chimici della plastica e dei suoi prodotti di degradazione. Un primo esempio delle conseguenze negative apportate dagli interferenti endocrini sulla salute degli animali è stato osservato su alcune specie che vivono in ambienti particolarmente esposti a sostanze inquinanti – quali ad esempio gli alligatori dei grandi laghi americani – nei quali è stato osservato un incremento delle anomalie del sistema endocrino riproduttivo, compresa la riduzione delle dimensioni dei genitali e l’alterazione del comportamento sessuale.
Lo studio padovano, condotto su circa 1000 ventenni veneti, ha evidenziato una riduzione della produzione degli spermatozoi (-18 cento rispetto ai giovani di 15 anni fa) e una variazione delle strutture corporee, chiaro segnale di un’alterazione degli ormoni testicolari. Ma il peggio deve ancora venire: lo studio ha evidenziato una riduzione delle dimensioni del pene, di -0,9 centimetri (sempre rispetto ai giovani di 15 anni fa) e dei testicoli: il 23 per cento dei giovani analizzati ha mostrato un volume testicolare inferiore ai 12 cc, considerato come valore soglia di normalità. Insomma, la conclusione è da prendere estremamente sul serio: l’inquinamento apporta conseguenze molto negative sul potenziale di fertilità dei giovani e la questione, dati alla mano, non è affatto da sottovalutare.
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