Salute

Mangiare la frutta dopo i pasti: perché è sbagliato

Dopo il pranzo o la cena a molti capita di aver voglia di finire con qualcosa di diverso, di un sapore particolare, magari un po’ dolce e fresco, e spesso la scelta ricade sulla frutta. Cerchiamo di capire perché la frutta dopo i pasti fa male.

La risposta alla domanda “Frutta dopo i pasti sì o no” è…  no! Proprio così, bisogna evitare la frutta dopo ogni pasto. Svelato il mistero cerchiamo di capire perché è meglio evitare la frutta dopo un pasto. Il motivo principale è legato alle fermentazione. La frutta è ricca di zuccheri e questi, una volta introdotti nel nostro stomaco iniziano un processo di fermentazione che rallenta la digestione anche degli altri alimenti.Il risultato? Una digestione lunghissima e il bottone della camicia messo sempre più spesso a dura prova! Oltre al processo di fermentazione, mangiare un frutto dopo il pasto significa interferire con il lavoro che stanno già facendo gli enzimi e succhi gastrici per digerire e assimilare gli altri alimenti.

Un altro motivo per cui è sconsigliato mangiare la frutta a fine pasto è dovuto al suo carico di zuccheri. Chi più, chi meno, tutta la frutta contiene fruttosio, uno zucchero semplice che in un batti baleno fa schizzare in alto il livello degli zuccheri nel sangue, con una brutta conseguenza anche per la linea!E tutto questo avviene mangiando un solo frutto a fine pasto. E cosa succederebbe se finissi una bella mangiata con una macedonia? Praticamente manderesti in “black-out” stomaco e intestino.

Mangiare più frutti insieme è deleterio per la tua digestione perché ciascun frutto ha un pH diverso, cioè un indice preciso di acidità. Quando chiediamo al nostro stomaco di digerire tutti questi pH diversi iniziano tanti punti di domanda perché il nostro buon amico non sa da che cosa iniziare! Il risultato è che tutto ciò che abbiamo mangiato rimane a lungo nel tratto digerente. Ma quindi, quando bisogna mangiare la frutta? il momento migliore della giornata per mangiare la frutta è al mattino o comunque entro le primissime ore del pomeriggio. Da mezzogiorno in avanti il nostro metabolismo inizia ad “addormentarsi” e a non assimilare più in modo corretto gli zuccheri che, alla lunga, finiscono per accumularsi e trasformarsi in grasso e colesterolo.

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Sandra Barone

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Sandra Barone

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