Gli italiani un popolo di narcisisti? A quanto pare sì. Un fenomeno che non riguarda soltanto le donne. Anche gli uomini sono entrati in questa mentalità di cura maniacale del proprio corpo
Essere belli a tutti i costi. Questo è il motto che da molti anni a questa parte accompagna il pensiero di uomini e donne che vivono ossessionati dalla bellezza del proprio aspetto fisico. È anche vero che al giorno d’oggi l’immagine è il modo attraverso il quale si dà la più immediata informazione su se stessi agli altri, mettendo in secondo piano la personalità. Essere attraenti e curati nell’aspetto è anche considerato un indice del proprio successo personale. Sport, dieta, cure estetiche fino ad arrivare alla chirurgia estetica. Il ricorso alla chirurgia estetica può essere legato anche a periodi di transizione di ruolo. Si tratta di momenti cruciali nella propria vita, come la separazione, la fine di una relazione, un licenziamento, ecc., per cui le persone sentono la necessità di riprogettare il proprio sé per ricominciare con maggior sicurezza, eliminando i difetti fisici che sembrano aver avuto un ruolo nelle difficoltà precedenti.
E’ possibile individuare tre tipologie di donne che fanno ricorso alla chirurgia estetica: -quelle che vi ricorrono in seguito a traumi o malattie; -quelle che si sottopongono a pochissimi interventi (massimo tre); -quelle che si sottopongono a molti interventi (da quattro a quindici). Di solito, le donne che ricorrono a pochissimi interventi di chirurgia estetica rivelano un’accresciuta autostima in seguito all’intervento, mentre quelle che vi ricorrono in modo intensivo rimangono insoddisfatte.
Per queste donne prendere consapevolezza del processo di invecchiamento del proprio corpo o dell’imperfezione di quest’ultimo, crea un forte stato d’ansia e preoccupazione tanto da mettere in crisi l’accettazione del sé. Tali donne, insicure, in difficoltà nei rapporti interpersonali, insoddisfatte a livello personale e professionale, per tentare di compensare questi aspetti, tendono a focalizzarsi sull’unico territorio sul quale sentono di avere un certo potere: il proprio corpo. È evidente che la chirurgia estetica non può risolvere i propri disagi interiori, per cui un intervento estetico può essere un valore aggiunto laddove vi sia già una soddisfazione di se stessi e la consapevolezza che le basi della propria bellezza risiedono nel proprio intimo.
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