Una ragazza di 24 anni è morta per un’allergia alimentare dopo aver mangiato in un ristorante: il dramma porta l’attenzione su un problema diffuso ma sottovalutato.
Si sà, con le allergie alimentari non si scherza. È anche per questo motivo che Chiara, una ventiquattrenne della provincia di Pisa, era piuttosto abitudinaria: quando decideva di mangiare fuori casa era meglio andare sempre negli stessi locali, dove la conoscevano bene e sapevano cosa non doveva assolutamente finire nel suo piatto. Una sera, tuttavia, qualcosa è andato storto. L’ordinazione era stata la solita: bruschette, penne al ragù di cinghiale, vellutata di piselli in crosta di pane. Dopo un po’ i due sono saliti in macchina per proseguire la serata, ma Chiara ha cominciato a sentirsi male: aveva una violenta reazione allergica. Il fidanzato ha provato ad aiutarla – la giovane portava sempre con sé i farmaci necessari a gestire eventuali reazioni – ma nulla sembrava riuscire nell’intento di farla stare meglio.
Il ragazzo ha prontamente chiamato il 118 ma nemmeno i soccorsi sono riusciti nell’impresa: Chiara è morta mentre il personale medico e paramedico stava cercando di ristabilire i suoi parametri vitali. Il corpo è stato trasferito all’istituto di medicina legale dell’università di Pisa, messo a disposizione dell’autorità giudiziaria. Ovviamente si dovrà scavare più a fondo per capire cos’abbia provocato il decesso. Per farlo sarà necessario ricorrere anche ad un’autopsia. Un controllo parallelo toccherà al ristorante per capire cosa sia andato storto e quali materie prime siano state utilizzate.
Chiara aveva scelto quell’agriturismo con , consapevole delle sue numerose allergie che potevano provocarle uno choc anche mortale. Non è un caso che, come riportato dal Corriere della Sera, ogni volta che il personale del ristorante vedeva entrare quella cliente così speciale e delicata le domandava: ”Il solito, Chiara?”, ricevendo sempre una risposta affermativa. È evidente che rispetto al menù classico, questa volta, è entrata in gioco una variabile che ha spinto oltre il limite l’organismo della ragazza. Malauguratamente, è stata una volta di troppo. Per l’accaduto sono già state indagate 2 persone e la questione ha puntato l’attenzione sul tema delle allergie alimentari in generale: come dichiarato anche dai genitori della vittima, tali problemi sono comuni ma spesso sottovalutati e la morte della figlia ne rappresenta la tragica dimostrazione.
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