Bendaggi e fanghi ad azione snellente sono l’ultima frontiera per coniugare bellezza, relax e dimagrimento. Tramite un trattamento naturale a base di fanghi è possibile diminuire il girovita e perdere peso in modo comodo e rilassante
Per una remise en forme last minute nei punti più critici, ti occorrono trattamenti cosmetici mirati e dall’effetto rapido, come i bendaggi o i fanghi.Per potenziare i risultati, esegui uno scrub prima di procedere all’applicazione del prodotto, così favorisci la penetrazione dei principi attivi.
– LE FASCE “RAFFREDDANO”
I bendaggi “effetto mummia” si trovano in tante versioni anche per l’uso casalingo e sono una vera e propria cura-urto. Si avvolgono le zone che si vogliono rimodellare con strisce monouso di tessuto leggero, in genere cotone, leggermente elasticizzato, imbibite con sostanze snellenti e tonificanti, come il fucus, la caffeina, il ginseng o con gel arricchito da fosfatidilcolina; Le bende snellenti agiscono su più fronti, prima di tutto per il principio dell’osmosi, ovvero per la cessione dei principi attivi, ma anche per l’effetto vasocostrittivo indotto dal freddo e per la compressione graduale esercitata dalle bende, che in sinergia producono un’azione snellente, drenante, rassodante e anticellulite. Il consiglio è di avvolgersi nelle bende una volta la settimana, per almeno 50 minuti: grazie al drenaggio avrai subito la perdita di uno o più centimetri, che si perfeziona dopo le successive applicazioni.
-LE ARGILLE “RISCALDANO”
I fanghi agiscono sia indirettamente sia direttamente. L’effetto rimodellante indiretto è dovuto all’aumento, durante il periodo di posa, della temperatura cutanea e sottocutanea che stimola il drenaggio, il metabolismo cellulare e l’eliminazione delle scorie e dei liquidi interstiziali, con benefici anche per la cellulite. Quello diretto è dato dalle alghe e dai sali, come fosforo, calcio, magnesio, iodio, che hanno un’azione drenante e liporiducente. Ci sono poi due altre, significative azioni: quella levigante sulla pelle e rassodante sui tessuti, dovute sempre alle sostanze assimilate per osmosi, che contribuiscono a “contenere”, quasi con un effetto guaina, le curve. La frequenza è di 2 applicazioni settimanali, con tempi di posa variabili secondo il prodotto scelto (in media, dai 30 ai 40 minuti).
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