In tema di diabete, è emerso un inaspettato fattore di richio che riguarda soprattutto le donne: se lavorano sodo allora hanno il 63 per cento di possibilità in più di ammalarsi.
Il diabete può colpire adulti, bambini, uomini, donne e future mamme in gravidanza. Non esiste una legge universale in grado di specificare quali soggetti verranno coinvolti dalla patologia ma di certo la scienza è riuscita a definire quelli che rappresentano i maggiori fattori di rischio. Recenti studi hanno aggiunto un elemento insospettabile e imprevedibile, il quale tuttavia sembra prendere di mira le donne. Difficile da credere ma si tratta del lavoro, qualunque esso sia.
A quanto emerso da una ricerca pubblicata su BMJ Open Diabetes & Resercha Caree, le donne che nella vita di tutti i giorni non si risparmiano e lavorano sodo possono avere un maggiore rischio di soffrire di diabete. Realizzato dal Centre de recherche FRQS in Quebec e dall’Institute for Work & Health, the Institute for Clinical Evaluative Sciences dell’Università di Toronto, lo studio ha analizzato la salute di 7.065 lavoratori canadesi tra i 35 e i 74 anni di età nell’arco di 12 anni. I volontari coinvolti sono stati divisi in 4 gruppi, a seconda delle ore lavorate a settimana: 15-34 ore, 35-40, 41-44 ore e più di 45. Gli esperti hanno inoltre precisato che nessuno dei partecipanti soffriva di diabete all’inizio dello studio.
Un risultato è apparso particolarmente chiaro: le donne che lavorano dalle 45 ore in sù a settimana corrono un rischio maggiore del 63 per cento di sviluppare il diabete. Il divario è apparso evidente anche rispetto a chi lavorava 35-40 ore, ovvero la normale soglia settimanale che vige in Italia. La correlazione tra il tempo passato al lavoro e la malattia non è stato invece riscontrato negli uomini. Per le donne i ricercatori hanno tenuto in considerazione gli altri possibili fattori di rischio ma nello stilare le conclusioni non hanno avuto alcun dubbio: è proprio l’eccessivo attaccamento al lavoro, con straordinari e tour de force a profusione, ad aumentare il rischio.
LEGGI ANCHE: INSULINA IN PILLOLE: QUANDO ARRIVA, COME MIGLIORA LA VITA DEL PAZIENTE
Photo credits Facebook
Tra i tanti tipi di pasta più amati dagli italiani c'è sicuramente la carbonara che…
Oggi per la sezione "ricette dal mondo" vogliamo fornirvi indicazioni per un piatto davvero molto…
Vuoi allenarti? Vuoi tornare in forma? Potresti decidere di prendere un personal trainer e sono…
I Saloni Idola ci dimostrano che non tutti i parrucchieri sono uguali, soprattutto per quanto…
Camminare è uno dei rimedi assoluti per la nostra salute, tutti dovremmo trovare tempo per…
La cucina deve essere portata a ridurre gli sprechi e spesso con vari prodotti in…