Intossicazione alimentare: come evitarla anche in vacanza

In vacanza si mangia fuori praticamente ad ogni pasto e bisogna fare attenzione a ciò che si consuma se si vuole evitare il rischio di intossicaizone alimentare: qualche consiglio per cibo e bevande.

Mangiare qualcosa di sbagliato può compromettere seriamente la salute e, perché no, le vacanze. Le ferie spingono ad uscire di casa per visitare posti nuovi nei quali però non bisogna assolutamente abbassare la guardia. Molto meglio prendere una serie di precauzioni che non tolgono nulla al divertimento ma rendono sicuro ogni viaggio. Non esistono medicinali capace di prevenire ogni problema (solamente dei disinfettanti intestinali che possono ridurre la la durata dei problemi, una volta insorti) di conseguenza meglio tenere gli occhi aperti su cibi e bevande che ci vengono presentati. A fornire qualche utile consiglio ci ha pensato con Marco Silano, direttore dell’unità Alimentazione, Nutrizione e Salute dell’Istituto Superiore di Sanità a Repubblica Tv.

Nei piatti si può nascondere qualsiasi tipo di germe ma per fortuna sono in pochi a poter mettere davvero in pericolo la salute (escheria coli, salmonella, etc). Il primo aspetto da tenere sotto controllo è la conservazione dei cibi o, per quelli che lo richiedono, la salvaguardia della catena del freddo. Il botulino ha invece a che fare con le tossine prodotte dall’alimento, a loro volta conservati in modo errato. Stesso discorso per l’epatite A, ormai facilmente curabile ma legata ad alcune norme igieniche da non ignorare. In viaggio bisogna fare attenzione e prediligere verdure ben cotte (portarle a temperature alte uccide ogni germe) piuttosto che un’insalata. L’acqua ovviamente non deve provenire da fonti o sorgenti ma essere sigillata in bottiglie ben chiuse. Anche la carne deve essere ben cotta.

Rischi grandi vengono poi da pesce e frutti di mare: se non si è sicuri della loro provenienza vale il divieto assoluto di mangiarli crudi o marinati. Sono proprio cibi crudi a rappresentare il maggior pericolo, a prescindere dalla categoria alimentare cui appartengono. Per il sushi è importante che il pesce venga abbattuto a bassissime temperature già al momento della pesca quindi, anche in questo caso, meglio lasciar stare se non sia la piena certezza della sua provenienza. Persino un tramezzino con il tonno, se mal conservato, può diventare pericoloso. Tra i falsi miti da fugare c’è l’idea che siano da allontanare i cibi cotti in favore di quelli freschi: questo è senz’altro vero per il palato ma completamente falso da un punto di vista nutrizionale. In questo ambito, l’unica raccomandazione legata all’estate e quella di bere di più per evitare disidratazione in seguito all’inevitabile perdita dei liquidi.

Intossicazione alimentare: come evitarla anche in vacanza

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