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Il dottore crede sia ansia: il paziente era stato colpito da ictus

Un medico ha preso troppo alla leggera il malessere del suo paziente: quello che era sembrato uno stato ansioso in realtà era un ictus che ha causato gravi conseguenze nell’uomo.

Un uomo di 49 anni si è recato nel pronto soccorso dell’ospedale di Chivasso, in provincia di Torino, per un malore che lo aveva colpito poco prima: stava giocando a calcetto con gli amici ma già dopo 10 minuti non riusciva più a stare in campo. I sintomi erano paralisi del lato destro del corpo, con braccio e gamba fuori uso. La situazione è peggiorata quando è rientrato a casa, dopo essersi fatto accompagnare da un amico. Così, si è recato al pronto soccorso insieme alla moglie, guadagnandosi la catalogazione di codice verde e la diagnosi di stato d’ansia.

Come cura, il medico ha pensato al controllo della pressione e all’utilizzo di qualche tranquillante, poi lo ha invitato a tornarsene a casa e a contattare il proprio medico di base per assicurarsi ‘una continuità assistenziale’. Tutto molto lineare, se non fosse che l’uomo era stato colto da un ictus e non dallo stress. La notte è stata pessima: non ha dormito, aveva gamba e braccio bloccati. Il giorno dopo per fortuna si è recato al Molinette di Torino dove l’hanno sottoposto ad analisi più approfondite e gli hanno somministrato un farmaco nell’ipotesi di “possibile evento ischemico acuto (minore) recente”.

A seguire il ricovero in neurologia e la diagnosi di “Trombosi cerebrale senza menzione di infarto cerebrale”. Al momento delle dimissioni, l’8 giugno, alla voce ‘motivo del ricovero’ si legge: “Ictus ischemico talamo capsulare sinistro”, che al momento delle dimissione diventa “Ictus ischemico talamo capsulare sinistro, ipertensione arteriosa, sindrome ansiosa”. Il paziente è ormai fuori pericolo ma dovrà affrontare una lunga riabilitazione per tornare ad avere la piena padronanza dei suoi movimenti. Di fronte ad una simile leggerezza, l’ospedale di Chivasso ha voluto dire la sua: a quanto pare al momento della visita il paziente “è stato poi dimesso dopo 4 ore di osservazione, con buon controllo dei valori pressori e nessuna segnalazione sulla comparsa di quadro neurologico”. Ma è possibile che non ci fosse nessun campanello d’allarme da poter cogliere? La struttura è pronto a giurarlo e si è messa a disposizione per ulteriori indagini.

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