Dopo lo scandalo delle uova positive al Fipronil nuova bufera su questo alimento di uso comune: stavolta la contaminazione è stata fatta dal Lasalocid, un antibiotico trovato anche dove sarebbe vietato.
Un nuovo scandalo ha coinvolto il mercato avicolo: oltre 4 milioni di uova sono state trovate positive al Lasalocid, un antibiotico solitamente utilizzato nell’allevamento. Purtroppo in questo campo si fa largo uso di antibiotici ma le galline ovaiole non dovrebbero affatto assumerne. Pawel Niemczuk, capo del servizio veterinario della Polonia, ha risposto alle segnalazioni ammettendo che in effetti è stato commesso un errore: alle galline ovaiole è stato somministrato il mangime destinato ai polli da ingrasso, settore che invece ne fa (purtroppo) largo uso.
Solo in Germania si parla di oltre 73.000 uova ritirate dai supermercati ma la portata dello scandalo potrebbe essere molto più ampia. Belgio, Polonia e Olanda potrebbero esserne coinvolte visto che le uova sono state già vendute ed esportate. Non è da escludere che i prodotti contaminati siano già arrivati anche in Italia e che stiano circolando sugli scaffali dei più comuni rivenditori. Per questo motivo le autorità competenti sono state invitate dallo Sportello dei diritti del consumatore ad effettuare controlli più stretti soprattutto negli allevamenti industriali.
La domanda che preme a tutti, comunque, è ovvia: assumere il Lasalocid può rivelarsi pericoloso? In effetti l’ipotesi non è affatto da escludere. Il farmaco potrebbe essere dannoso per la salute umana in quanto altamente tossico. Gli esperti tendono persino a collegarlo a tumori, infarti e malformazioni. Da non trascurare nemmeno quanto emerso da recenti ricerche: quando somministrato ad animali, l’antibiotico può causare depressione, atassia, paresi e paralisi con anoressia parziale. A prescindere da questa contaminazione di massa, preoccupa un rapporto della Soil Association – l’organizzazione inglese che si occupa di agricoltura biologica – secondo il quale il 20% del pollame e il 10% delle uova presenti sul mercato europeo contengono comunque sempre tracce di Lasalocid.
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