Donna sfigurata dalla puntura di una zecca: costretta a mangiare con una cannuccia

La vita di una giovane donna è stata rovinata dalla puntura di una zecca: era nel giardino di casa e da quel momento non riesce più a muovere i muscoli del viso.

Quando le giornate diventano più lunghe e calde, il desiderio di tutti è quello di trascorrere più tempo all’aria aperta. È quindi normale organizzare scampagnate e gite fuori porta con familiari e amici non appena se ne ha l’occasione. Nulla di più sensato, eppure bisogna fare attenzione alle punture degli animali che padroneggiano e nelle macchie verdi. A testimoniarlo è, ad esempio, quanto accaduto a Rachel Foulkes-Davies, una giovane mamma del Denbighshire, nel Galles (Gran Bretagna), morsa da una zecca mentre si trovava nel giardino dai casa in compagnia dei suoi 3 bambini. Non erano andati lontano né avevano scelto luoghi incontaminati eppure il dramma si è consumato lo stesso.

I fatti sono accaduti nel 2015 ma la situazione è peggiorata di mese in mese. Da quel giorno, infatti, Rachel ha contratto una grave infezione batterica che degenera progressivamente. Inizialmente i medici avevano creduto che si trattasse di meningite, visto che i sintomi erano stanchezza, febbre, dolori muscolari e brividi. In seguito le hanno diagnosticato la malattia di Lyme, una patologia di origine batterica trasmessa proprio da quella zecca. Essa colpisce prevalentemente la cute ma spesso vengono intaccati anche gli organi interni, le articolazioni e il sistema nervoso. La puntura della zecca ha causato questa terribile diagnosi e le ha provocato una paresi facciale.

Ormai nemmeno la sua bocca può aprirsi correttamente, tant’è che la donna non è più in grado di parlare né di mangiare. Per nutrirsi è costretta ad usare una cannuccia e soffre di continui e lancinanti dolori. Non riesce nemmeno a chiudere correttamente gli occhi. Di recente Rachel ha condiviso le foto che mostrano le sue condizioni con l’obiettivo di far conoscere a tutti la malattia di Lyme e ricordare quanto sia importante stare attenti agli insetti che possono trovarsi nelle aree endemiche. Gli esperti consigliano di utilizzare vestiti chiari ed eventuali repellenti, nonché di disinfettare la ferita non appena ci si accorge di essere stati punti: la trasmissione di agenti infettivi è tanto minore quanto più è breve la permanenza del parassita nella cute.

Donna sfigurata dalla puntura di una zecca: costretta a mangiare con una cannuccia

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