Quali medicinali si possono portare in vacanza senza rischiare multe e persino denunce penali: il giusto compromesso tra salute e valigia.
In valigia si vorrebbe portare tutto ciò che potrebbe servire, per ogni evenienza, qualsiasi cosa accada. Il più delle volte si tratta di premure inutili e quasi la metà delle cose che si portano in vacanza rimangono lì dove sono state messe, per poi tornare a casa intonse. Il discorso non vale solo per vestiti e accessori ma coinvolge anche i medicinali. Soprattutto se si va all’estero, si tende a portare con sé i farmaci d’uso comune per fronteggiare l’insorgere di sgradite influenze, coliti, dolori articolari, cistiti, mal di stomaco, mal di testa e chi più ne ha più ne metta.
Ciò che bisogna sempre tenere a mente, però, è che non tutti i medicinali possono essere messi in valigia, soprattutto se ci si reca in determinati Paesi. A sottolineare la questione è il Foreign and Commonwealth Office (Fco): alcune medicine comunemente prescritte possono essere ritenute innocue in Italia ma rientrare negli elenchi dei “farmaci controllati” in altri. Insomma, il Paese meta delle proprie vacanze potrebbe non tollerare un farmaco comune che si è abituati a consumare senza alcuna preoccupazione. In Giappone, ad esempio, è illegale la pseudoefedrina, che in Italia viene usata come decongestionante nasale e viene considerato un semplice farmaco da banco.
Anche per il Vicks e per molti rimedi per la tosse vale lo stesso discorso. In Indonesia sono illegali tutti gli analgesici a base di codeina, i sonniferi e i medicinali per il trattamento del deficit dell’attenzione. Il Diazepam, tutte le benzodiazepine e il tramadol sono soggetti a particolari controlli in numerosi Paesi, inoltre bisogna evitare tutti gli oppiacei e la codeina. I più rigidi sotto questo punto di vista sono la Grecia e gli Emirati Arabi Uniti mentre in alcuni Stati del Sudamerica (come ad esempio il Costa Rica) e in Cina le medicine portate dai turisti sono tollerate solo se la dose copre la durata esatta della vacanza. In ogni caso i turisti devono avere con sé la richiesta del medico curante. Il discorso è ampio, quindi si consiglia di consultare il proprio medico, portare le prescrizioni mediche necessarie e fare attenzioni alle varie restrizioni che si possono trovare. Il rischio è quello di incappare in denunce, multe e persino condanne penali.
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