La dieta anti-fame è un metodo semplice ed efficace per dimagrire e farsi trovare in forma 365 giorni l’anno: quali sono le regole da seguire per dimagrire senza troppi sacrifici.
Dopo aver provato molte diete che spesso si concludono semplicemente con un effetto yo-yo, la soluzione ai problemi di linea può essere rappresentata dalle pochissime regole che caratterizzano la dieta anti-fame. Questa promette buoni risultati senza sofferenze, come suggerisce il nome stesso. Se una delle difficoltà maggiori nel seguire un regime ipocalorico è proprio il continuo senso di fame, la strategia da seguire potrebbe essere questa. Il punto spesso non è quanto cibo si consumi bensì quali cibi finiscano nel piatto.
La dieta anti-fame parte proprio dal principio secondo il quale le combinazioni degli alimenti sono più importanti delle calorie stesse. Così, per soli 3 giorni, si possono seguire dei consigli volti a perdere qualche chilo, sgonfiare la pancia e depurare l’organismo senza mai sentirsi davvero a dieta. Il vantaggio numero uno è certamente quello di allontanare il rischio di nervosismo e depressione, due effetti collaterali che tendono a manifestarsi spesso in occasione di regimi alimentari ristretti.
Lo scopo della dieta anti-fame è quello di fare in modo che l’indice glicemico non si alzi dopo il pasto, portando così l’organismo a percepire nuovamente lo stimolo della fame. È in quest’ottica che a pranzo si consiglia di mangiare pasta o riso (integrali), da abbinare solo ed esclusivamente ad un sugo di verdure. Questa rappresenta infatti un’accoppiata vincente per sentirsi sazi molto prima, stimolare il buon funzionamento dell’intestino e al tempo stesso drenare i liquidi in eccesso. A cena è consigliata carne bianca, pesce o legumi. A colazione oppure a metà mattinata, invece, avena con uno yogurt e frutta a piacimento. L’indice glicemico sarà salvo, la linea ancor di più.
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