Tre mesi possono essere sufficienti a perdere 15 chili e tornare al proprio peso forma: la dieta da seguire per sfoggiare finalmente il corpo che si è sempre sognato.
Seguire una dieta lampo spesso non permette di ottenere risultati duraturi e, al contrario, apre la strada a effetti yo-yo che rovinano il metabolismo e alla fine peggiorano la situazione. Molto meglio cambiare le proprie abitudini più errate e deleterie in favore di altri atteggiamenti più sani ed equilibrati. La dieta per perdere 15 chili in 3 mesi parte da alcuni presupposti: uno, i veri responsabili del sovrappeso sono i carboidrati ad azione rapida e gli zuccheri contenuti in pane, cereali, pasta, dolci, torte, panini, cracker e cibi da fast food; due, sul piatto arrivano porzioni troppo abbondanti. È proprio su questi due aspetti dell’alimentazione quotidiana, quindi, che occorre andare a lavorare.
Il primo passo è dividere gli alimenti in cibi consentiti e cibi non consentiti. Appartengono al primo gruppo lenticchie e fagiolini, insalata e pomodori, broccoli e cavoli, spinaci e melanzane, frutta, olio di oliva, di girasole e di noci, pesce, formaggio fresco e stagionato, uova, cioccolato amaro, carne bianca, carne rossa, salumi, formaggi stagionati, pesce, uova, zucchine, agrumi, albicocche, mandorle e noci, yogurt magro, lenticchie e cioccolato amaro, latte e pompelmo, carote crude, fragole e pane integrale, spaghetti al dente e uva. Tra i cibi non consentiti, invece, vanno messi zucchero, crêpes, toast, patate fritte, dolci fatti con farina, zucchero e burro, spaghetti ben cotti, kiwi, banane, melone, pasta fresca, gelato, fette biscottate, marmellata, ananas, patate bollite, peperoni, ravioli, carote cotte, miele, riso, purè di patate e patate fritte.
È evidente che i carboidrati non devono essere eliminati del tutto ma piuttosto assunti in maniera strategica. Nelle prime settimane bisogna sgarrare il meno possibile, quindi meglio evitare il pane composto da più cereali (alzano i livelli di zucchero nel sangue), latte e formaggi grassi. Frutta e verdura al contrario devono trovare il più ampio spazio possibile, purché frutta e latte non vengano combinati con altri elementi della dieta. Infine, un piccolo decalogo per organizzare il proprio regime ipocalorico:
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