Alina aveva 22 anni e una sera, dopo essersi addormentata, non si è più svegliata: cos’è successo davvero, tra il responso dell’autopsia e le voci che circolano sul web.
Alina Amelina era una ragazza di 22 anni di origine ucraina ma residente a Riva del Garda, scomparsa durante la notte mentre si trovava a casa del suo fidanzato di 37 anni. La morte è avvenuta in modo silenzioso: si è addormentata e non si è mai più risvegliata. In principio si è parlato di un arresto cardiocircolatorio che l’avrebbe condotta dal sonno alla morte senza farle sentire nulla, ma è stata disposta un’autopsia per scavare più a fondo nella vicenda e capire cosa possa essere successo davvero. Il Giornale Trentino ha riportato la notizia del decesso e, a quanto si legge, a nulla sono serviti gli sforzi del trentasettenne per rianimarla.
Dopo aver constatato il grave malessere e aver chiamato i soccorsi, il personale medico dall’altra parte del telefono lo avrebbe guidato nel tentativo di soccorso. Una volta sopraggiunta la morte la vicenda è stata sottoposta al parere di un Pubblico Ministero, il quale ha deciso di aprire un’inchiesta per fugare ogni dubbio. Sul web, nel frattempo, si sono susseguite ipotesi poco felici sulla morte della ragazza. C’è chi ha ricordato che Alina in passato avrebbe avuto brutte amicizie e che probabilmente il decesso è legato agli eccessi di quel periodo.
C’è anche chi ritiene che quel passato in realtà fosse presente e che il suo giro potrebbe averla condotta oltre il limite, fino a questa tragedia. Infine, c’è chi fa presente che la polizia ha parlato di morte naturale e che quindi non bisogna mettere in dubbio né la buona fede delle autorità né il comportamento di una ragazza che purtroppo non c’è più. Se su Facebook la bacheca di Alina è diventata un luogo di confronto di diverse tesi, resta l’amarezza per una vita spezzata da un momento all’altro, proprio come accaduto qualche tempo fa per il calciatore e capitano della Fiorentina Davide Astori.
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