Nella notte tra il 24 e il 25 marzo 2018 bisognerà portare avanti le lancette degli orologi, con tutti i pro e i contro del caso: tra pro e contro, perché ogni anno c’è qualcuno che se ne lamenta?
Una volta dato un caloroso benvenuto alla primavera, il passaggio successivo è quello di mandare avanti le lancette degli orologi e far entrare l’ora legale al posto di quella solare. Per il 2018 il momento predestinato è alle 2.00, nella notte tra il 24 e il 25 marzo. Come ogni anno le reazioni si dividono in due: da una parte c’è il piacere di sfruttare a pieno la luce naturale del giorno ma dall’altra c’è il temuto effetto jet lag dovuto al cambiamento. Insomma, come sempre bisogna fare i conti con malesseri, disturbi del sonno, cattivo umore e fatica a carburare. Ma perché ogni anno c’è qualcuno che si lamenta dell’ora legale?
Purtroppo bisogna ammetterlo: è fisiologico risentire dell’ora di luce in più e il primo problema da affrontare è proprio l’insonnia. I soggetti che corrono i maggior rischi in questo senso sono i bambini, le allodole (ovvero chi ha l’abitudine di svegliarsi presto al mattino) e i gufi (chi, al contrario, ha l’abitudine di fare le ore piccole e coricarsi tardi). Per loro anche una semplice ora fa la differenza. Ma niene paura: per quanto fastidiosi, i fastidi sono assolutamente transitori e sono destinati a scomparire nel giro di 7-10 giorni. Attenzione però in caso di cardiopatia: il rischio di infarto nella settimana successiva all’introduzione dell’ora legale aumenta del 5 per cento rispetto al resto dell’anno.
Il vero problema, quello che scatena tutte le discussioni, consiste comunque nel contrasto tra il nuovo orario e l’orologio biologico che si trova all’interno di ogni individuo – ovvero il ritmo cardiano. Quest’ultimo regola il ciclo sonno-veglia, la fame, la rigenerazione cellulare, la temperatura corporea e altri parametri catatterizzati da un andamento periodico. Andare ‘fuori fase’, sebbene si tratti solamente di 24 ore, ha un peso. I consigli per superare la cosa nel modo più rapido possibile sono semplici: qualche giorno prima dell’ora legale è opportuno cominciare ad anticipare la sveglia di 20 minuti, la cena dev’essere particolarmente leggera e, perché no, è bene godersi un po’ di sport al mattino (anche una semplice passeggiata all’aria aperta). Se mal di testa e insomma persistono si può ricorrere ad integratori o, nella peggiore delle ipotesi, a infiammatori non steroidei.
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