Buran è passato sull’Italia portando le temperature al di sotto dello zero: quali sono i rischi di incappare in virus parainfluenzali e malanni di stagione, come comportarsi.
Il discorso su virus parainfluenzali e gelo è piuttosto semplice: il freddo di per sé non fa ammalare, basta coprirsi in modo adeguato e il gioco è fatto. La questione cambia, però, quando si passa da un ambiente caldo a uno freddo e viceversa. Gli sbalzi di temperatura in effetti sono più deleteri di quanto si potrebbe pensare e facilitano la possibilità di un contagio. È proprio questo a far scattare l’allarme: in tali condizioni atmosferiche la diffusione dei virus parainfluenzali è molto più elevata e quindi diventano più probabili malanni con caratteristiche simili alla classica influenza.
Ovviamente i soggetti più a rischio sono i bambini e gli anziani ma non vanno trascurati nemmeno i pazienti ipertesi o cardiopatici. Il punto debole, per tutti, sono le vie respiratorie. Il primo consiglio per proteggersi è di coprire sempre naso e bocca, così da filtrare l’aria fredda e preservare le vie respiratorie dal freddo. Se bisogna uscire di casa sarebbe meglio evitare le prime ore del mattino e la tarda serata, in cui le temperature tendono ad abbassarsi ulteriormente. Ci sono poi degli alleati preziosi per scaldarsi e ristorarsi: camomilla e tisane calde fanno risalire la temperatura corporea e offrono una valida alternativa naturale. Da evitare invece teina e caffeina, ree di alzare la pressione.
Insomma, il freddo non farà ammalare ma aumenta il rischio di diffusione dei virus. È importante non sottovalutare la questione per evitare di cadere ancora una volta nella trappola del raffreddore, della tosse, del naso chiuso o di un colpo di coda febbrile. Il picco è passato ma in questa fase della stagione invernale ci sono dei luoghi particolarmente a rischio: mezzi di trasporto affollati, luoghi pubblici (come bar, cinema e ristoranti) chiusi che magari non vengono fatti arieggiare adeguatamente, il riscaldamento degli uffici che tende a seccare l’aria. Meglio far fronte all’emergenza con le dovute accortezze.
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