La cheratite è una malattia rara e invalidante che colpisce l’occhio e che purtroppo era priva di una vera e propria cura: le cose cambiano perché arriva il collirio Montalcini, ma di che si tratta?
La cheratite è una rara malattia degli occhi per la quale manca una cura specifica ed efficace. La svolta arriva però dal frutto delle ricerche del Premio Nobel Rita Levi Montalcini. Si chiama Cenegermin ed è il principio attivo del farmaco che potrebbe diventare un punto di riferimento per tutti i pazienti affetti da cheratite neurotrofica moderata o grave. Cenegermin è stato messo a punto presso il Polo di Ricerca e Produzione Dompé dell’Aquila grazie alla tecnologia del dna ricombinante: vengono utilizzati dei batteri in cui viene introdotto un gene che consente ai batteri stessi di produrre il fattore di crescita nervoso umano, cioè per l’appunto quell’ngf scoperto negli anni ’50 dalla Montalcini (non a caso è stata ribattezzata “molecola Montalcini“) e che le fece guadagnare il premio Nobel. Nel corso degli anni si è cercato di capire quale fosse l’applicazione più pratica della scoperta e la realizzazione del collirio contro la cheratite conferma che uno dei settori più adatti è proprio l’oftalmologia.
La Gazzetta Ufficiale ne autorizza l’utilizzo a partire dall’inizio di febbraio. Puglia, Veneto e Lombardia saranno le prime tre regioni dove il farmaco sarà reperibile. Somministrato in gocce oculari nei malati, questo collirio può aiutare a ripristinare i normali processi di guarigione dell’occhio e riparare il danno della cornea. Tale risultato è il frutto di uno studio lungo e dalle mille sfaccettature. Gli studiosi hanno trattato oltre 100 pazienti affetti da cheratite neurotrofica in diversi Paesi europei utilizzando ngf estratti dai topi. Gli studi clinici hanno prodotto dati decisamente promettenti, pubblicati in un primo momento sulle principali riviste internazionali. Successivamente è stato sviluppata una formulazione oftalmica di ngf compatibili con varie patologie: cheratite neurotrofica, sindrome dell’occhio secco, retinite pigmentosa, glaucoma.
Al termine dell’intero iter sperimentale, nel 2015, la European Medicines Agency (EMA) ha designato ‘Cenegermin gocce oculari’ come farmaco orfano per il trattamento della cheratite neurotrofica. Tale riconoscimento segue quello ricevuto dall’americana Food and Drug Administration (FDA) nel 2014. Nel maggio 2017 il Comitato per i farmaci ad uso umano dell’EMA ha dato opinione positiva confermando l’autorizzazione all’immissione in commercio.
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