Trazioni alla sbarra: presa prona e presa supina, le differenze

Le trazioni alla sbarra, esercizi utilissimi per accrescere sia la massa che la forza nella parte alta del busto, si eseguono in vari modi: quali differenze ci sono tra presa prona e presa supina.

Trazioni alla sbarra per lui e per lei

Le trazioni alla sbarra fanno lavorare tutta la parte superiore del tronco, compreso il gran pettorale e del tricipite. Per questo motivo si tratta di un esercizio completo che non può mancare in nessun programma di allenamento volto a migliorare sia il fisico che le performance. Ovviamente i risultati arrivano solamente se le trazioni vengono eseguite seguendo la tecnica corretta. Il primo nodo da sciogliere è sulla presa: esiste la presa prona e la presa supina, entrambe corrette ma che presentano qualche differenza. Non esistono invece differenze di genere visto che le trazioni alla sbarra possono essere eseguite sia dagli uomini che dalle donne. L’unica accortezza che ci può essere è quella di utilizzare gli elastici nella prima fase di avvicinamento all’alzata.

Presa prona e presa supina

La presa supina viene considerata quella muscolarmente più vantaggiosa. Il palmo delle mani viene rivolto verso il corpo e si aggrappa alla sbarra dal basso verso l’alto, il che rende l’esercizio particolarmente disastroso da un punto di vista articolare. Per allenarsi nel lungo periodo ed evitare problemi fisici o infortuni, quindi, meglio scegliere la presa prona. Il palmo delle mani si rivolge all’esterno e afferra la sbarra dall’alto verso il basso. Per raccogliere i maggiori benefici merda entrambi le prese bisognerebbe ricorrere agli anelli più che alla sbarra: in questo modo si potrebbe salire in presa prona e poi eseguire la trazione girando le mani e arrivando ad una presa supina.

Possibili infortuni

La questione più delicata da affrontare in caso di presa supina è quella relativa a fastidi e dolori. Gomito, spalle e polsi vengono messi a dura prova e possono essere soggetti ai cosiddetti insulti articolari (ovvero può essere danneggiata la salute delle strutture). La soluzione migliore per evitare problemi è quella di variare la presa. Solitamente un buon allenamento consiglia la ripetizione identica di ogni esercizio ma in questo caso è di prioritaria importanza mettersi al riparo da ogni rischio. In fondo non bisogna fissare alcun record di trazioni e si può ricorrere tranquillamente a movimenti ausiliari, eseguendo le serie con prese differenti. In caso di infortuni, senza scendere nel dettaglio delle terapie specifiche, si consiglia di smettere subito di eseguire gli esercizi con qualsiasi presa e di far valutare al proprio medico la durata dello stop e le migliori cure.

Trazioni alla sbarra: presa prona e presa supina, le differenze

LEGGI ANCHE: TRAZIONI ALLA SBARRA: ESECUZIONE E BENEFICI

Photo credits Facebook

Impostazioni privacy