È calata una vera bufera sul colosso Lactalis: il latte in polvere contaminato da salmonella ha coinvolto 83 nazioni e ben 12 milioni di confezioni di prodotto.
Lactalis non ha potuto smontare una notizia di simili proporzioni ed è stato lo stesso Ceo, Emmanuel Besnier, a delineare i tratti di un grave problema che ha coinvolto oltre 12 milioni di confezioni di latte in polvere commercializzati in 83 nazioni diverse: c’è stata una contaminazione da salmonella. Besnier ne ha parlato nel corso di un’intervista al settimanale “Le Journal du Dimanche”, affermando che occorre misurare la portata dell’operazione ma al tempo assicurando che quel latte in polvere non sarà più distribuito.
“Tutte le confezioni in circolazione sono in corso di ritiro dai punti vendita”, ha garantito il Ceo. La vicenda non è nuova: a dicembre era stato previsto un primo ritiro in seguito alla contaminazione di circa 35 neonati (link in fondo alla pagina). Sotto accusa era finito il latte uscito dallo stabilimento di Craon, nel nordovest della Francia. Il problema più grave è che parte dei prodotti incriminati sono rimasti negli scaffali di alcuni gruppi della grande distribuzione, continunando così a essere regolarmente venduto.
Lactalis ha preso atto della grave mancanza e, tramite un portavoce, ha rinnovato le sue scuse ai genitori che in modo del tutto inconsapevole hanno comprato latte che potrebbe essere contaminato dalla salmonella. Sicuramente si è verificata una disfunzione nella filiera dei richiami: Carrefour ha ammesso di aver venduto 434 confezioni di latte per bambini prodotte da Lactalis che avrebbero dovuto essere ritirate e Systeme-U ha parlato di 384. Ma non finisce qui: Leclerc aveva dichiarato di aver venduto altri 984 prodotti e Auchan 52. La catena di ipermercati Casino, che possiede anche i marchi Franprix e Geant, è stata l’ultima a farsi avanti confessando di aver venduto un totale di 363 articoli che avrebbero dovuto essere tolti dagli scaffali.
Il ministro delle Finanze francese, Bruno Le Maire, ha promesso che l’unità antifrode del governo effettuerà 2500 controlli supplementari e ha perentoriamente richiesto di incontrare i vertici di Lactalis e delle catene della grande distribuzione. Persino il presidente francese Emmanuel Macron è intervenuto sul caso in occasione della sua visita a Roma, il quale non ha escluso che potrebbero essere presi dei provvedimenti sanzionatori.
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