Il norovirus è un virus invernale particolarmente cattivo: sta arrivando in Italia portando disagi quali diarrea, vomito e crampi. Come salvarsi, se non è troppo tardi?
Gli italiani devono prepararsi a fare i conti con il norovirus, ovvero un virus tipicamente invernale che porta diarrea, vomito e crampi. Si tratta purtroppo di un virus particolarmente contagioso che tende a manifestarsi soprattutto in contesti comunitari quali ospedali, case di riposo, scuole, navi da commercio o da crociera, centri commerciali, uffici e posti di lavoro in generale. Il periodo di incubazione è di 12-48 ore, mentre l’infezione dura dalle 12 alle 60 ore. I sintomi avvicinano il norovirus ad una normale gastroenterite; nei bambini si verificano anche spiacevoli episodi di diarrea acquosa, crampi addominali e a volte febbri leggere.
Le prime epidemie 2017 si sono verificate in Gran Bretagna (il Ministero della Salute del Regno Unito ha affermato che quest’anno il norovirus si sta rivelando del 14 per cento superiore alla media) ma in Italia è stato lo Sportello dei Diritti a far scattare l’allarme. D’altronde il norovirus è tra gli agenti più diffusi di gastroenteriti acute di origine non batterica poiché riesce a moltiplicarsi in tutti quegli ambienti in cui le persone sono vicine l’una all’altra.
Per cercare di restare al sicuro ci sono delle buone pratiche da mettere in atto: prima di tutto bisogna avere una buona igiene personale, il che comprende il lavaggio completo delle mani dopo l’uso del bagno nonché prima di mangiare o preparare dei cibi. Se si presentano i primi sintomi sarebbe meglio restare a casa ed evitare pronti soccorsi o strutture ospedaliere.
Il norovirus è molto resistente nell’ambiente – basti pensare che dopo 72 ore dalla guarigione è ancora presente nelle feci di soggetti che hanno presentato l’infezione – non viene intaccato dalle alte temperature né dai normali disinfettanti. Per prevenire la diffusione c’è qualche consiglio utile da tenere presente:
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