Il diabete può certamente essere combattuto con l’alimentazione: la dieta da seguire per fermare quello di tipo 2 e salvare, perché no, milioni di persone.
Consumare solo 825-850 calorie al giorno per un periodo compreso tra i 3 e i 5 mesi può far fare un’inversione al diabete in metà dei pazienti affetti dalla malattia, i quali in Italia superano i 6 milioni e nel mondo, secondo le proiezioni, saranno 642 milioni entro il 2040. Una dieta così rigida può però fermare il diabete di tipo 2, secondo quanto ipotizzato da un nuovo studio condotto dalla New Castle University e pubblicato sulla rivista The Lancet.
Si tratta per la precisione dello studio chiamato The Diabetes Remission Clinical Trial (DiRECT), un lavoro che ha analizzato circa 300 adulti tra i 20 e i 65 anni con diabete di tipo 2 diagnosticato nei 6 anni precedenti. I risultati sono stati positivi già dopo un anno che i volontari avevano seguito la dieta ipocalorica delle 825-850 calorie per poi reintrodurre piano piano i cibi nella loro alimentazione: i pazienti del campione avevano perso in media 10 chili e in metà di loro il diabete di tipo 2 era regredito senza il bisogno di ricorrere a terapie farmacologiche. Ma non finisce qui: questa dieta, con conseguente perdita di peso, si è rivelata persino più efficace della chirurgia bariatrica nonostante questo tipo di intervento faccia recedere la patologia diabetica nel 75 per cento dei pazienti. Gli aspetti negativi tuttavia non mancano: la chirurgia è costosa, comporta dei rischi ed è accessibile solamente da parte di un piccolo numero di pazienti.
Il segreto del successo della dieta risiede nell’approccio alle calorie: come già dimostrato da precedenti ricerche, perdere meno di un grammo di grasso dal pancreas può far ripartire la produzione di insulina, eliminando il diabete di tipo 2. Se prima non ci si era però soffermati sul conto delle calorie per cercare di risolvere questa patologia cronica, stavolta è stato compiuto un passo in avanti. Roy Taylor, studioso di diabete da circa 40 anni e co-autore della ricerca, ha spiegato che le attuali linee guida sulla gestione della malattia sono focalizzate sui sintomi (come ridurre i livelli di zucchero nel sangue attraverso le terapie farmacologiche, ad esempio) piuttosto che agire verso il cuore del problema. Ma cosa bisogna mangiare esattamente? Il programma di dimagrimento prevede che per 3-5 mesi i pazienti assumano meno di 1000 calorie al giorno, per poi reintrodurre i cibi a piccoli passi ricevendo al tempo stesso del supporto per mantenere la perdita di peso. Prima di iniziare la dieta possono essere sospesi tutti i farmaci. Alla fine del periodo di osservazione circa il 25 per cento dei partecipanti allo studio ha perso 15 chili in un anno mentre il 50 per cento ha visto il diabete regredire in un solo anno. Il prossimo ostacolo è la prova del tempo: i ricercatori continueranno a monitorare i volontari per 4 anni per constatare se perdita di peso e remissione della patologia sono possibili anche nel lungo periodo.
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