L’Aids è una malattia più viva che mai e la campagna “Se te ne fotti, ti fotte” ideata da Anlaids è solo una delle iniziative organizzate per sfruttare la Giornata Mondiale dell’1 dicembre.
Il 1 dicembre 2017 è la Giornata Mondiale contro l’Aids e Anlaids ha organizzato una campagna di sensibilizzazione dal titolo provocatorio: “Se te ne fotti, l’Aids ti fotte”. In 12 città italiane ci saranno affissioni con molti volti noti della tv e dello sport che hanno voluto essere presenti prestando la propria immagine: il nuotatore Filippo Magnini, il coreografo Luca Tommassini, il musicista Saturnino, il giornalista Ivan Zazzaroni, la showgirl Alena Seredova, le presentatrici Federica Fontana ed Emanuela Folliero, i conduttori di Radio Deejay La Pina, Diego Passoni e Valentina Ricci, i cantanti Antonella Lo Coco, Andrea Mirò e Paola Iezzi, gli attori Guglielmo Scilla e Stefano Sala, l’astrologo Antonio Capitani, la scrittrice Sistiana. Tutte le foto sono state scattate da Daniele Barraco, il quale ha realizzato anche un video che raccoglie le voci di tutti i protagonisti mentre esprimono il loro “Stop Aids”.
Lo slogan della campagna è semplice e diretto, come d’altronde lo sono stati quelli del passato. Basti pensare a “Fate l’amore proteggendovi. Farete la guerra all’Aids” oppure “Aids, se lo conosci lo eviti” che sono stati diffusi nel periodo 1988/1991. Eppure, nonostante le numerose conquiste arrivate egli anni e l’aumento dell’aspettativa di vita, il numero di contagi non accenna a diminuire. Nel 2016 sono stati 3451, pari ad un’incidenza di 5,7 nuovi casi ogni 100mila individui. Colpa, probabilmente, della mancanza di prevenzione, educazione e informazione. Le fasce più a rischio sono sempre quelle più giovani (3 studenti su 4 hanno avuto rapporti sessuali non potetti, secondo i dati Lila), ma l’aspetto più preoccupante è che la diagnosi arriva nel momento in cui compaiono i sintomi, ovvero 10 anni dopo il contagio.
Nulla di più pericoloso, visto che in quei 10 anni il soggetto potrebbe aver messo a repentaglio la salute della comunità senza nemmeno saperlo. L’obiettivo, proclamano di esperti, è quello di raggiungere il 90-90-90: diagnosticare il 90% delle infezioni da hiv, sottoporre alle terapie il 90% dei malati, abbattere la carica virale nel 90% dei casi. Le iniziative di supporto non mancano: basti pensare all’autotest hiv, disponibile da un anno nelle farmacie, capace di dare un verdetto in soli 15 minuti nel pieno rispetto della privacy e senza recarsi in un centro analisi.
LEGGI ANCHE: MALATTIE SESSUALMENTE TRASMISSIBILI, È BOOM: SIFILIDE +400%
Photo credits Facebook
Tra i tanti tipi di pasta più amati dagli italiani c'è sicuramente la carbonara che…
Oggi per la sezione "ricette dal mondo" vogliamo fornirvi indicazioni per un piatto davvero molto…
Vuoi allenarti? Vuoi tornare in forma? Potresti decidere di prendere un personal trainer e sono…
I Saloni Idola ci dimostrano che non tutti i parrucchieri sono uguali, soprattutto per quanto…
Camminare è uno dei rimedi assoluti per la nostra salute, tutti dovremmo trovare tempo per…
La cucina deve essere portata a ridurre gli sprechi e spesso con vari prodotti in…