Ritirati alcuni lotti di ostriche con biotossine: quali sono i prodotti contaminati e quali rischi corrono i consumatori che ne vengono a contatto.
Un particolare tipo di ostrica è stata richiamata dal Ministero della salute attraverso la pubblicazione di un avviso sul suo sito internet. Per la precisione si tratta dell’ostrica concava (Crassostrea gigas) con marchio M.GI.B. e il motivo è la pericolosa presenza di biossine algali in diversi lotti. Nello specifico si tratta dei seguenti lotti di produzione: 29965, 29966 con scadenza 11.11.2017; 29984, 29985, 29994, 29998 con scadenza 13.11.2017; 3055, 30030, 30044, 30056, 30039, 30045, 30043, con scadenza 14.11.2017; 30095, 30084, 30088 con scadenza 15.11.2017. Lo Sportello Della Salute ha precisato che i molluschi incriminati sono venduti in cassette di legno da 1 e 3 chili con il marchio d’identificazione dello stabilimento M.GI.B via dell’Artigianato, 20 Bosco Mesola (Ferrara).
Un aspetto positivo, se così si può dire, è che l’ostrica viene venduta ancora viva per garantirne la freschezza. Ciò implica che il prodotto debba essere obbligatoriamente accompagnato da etichetta riportante la data di confezionamento ed i riferimenti di provenienza, senza mai lasciare nulla al caso né a tracciature imperfette, più facile quindi da bloccare quando qualcosa va storto come in questo caso. Il primo Paese coinvolto dal pericolo alimentare delle ostriche è la Francia (è lì che ha origine il mollusco contaminato), per poi coinvolgere anche Spagna e Italia.
Il Rasff (Food and Feed Safety Alerts, European Commision) ha considerato seriamente il rischio e ha inviato la segnalazione n° 1947.2017. Il motivo, appunto, è la presenza di biotossine del tipo PSP (Paralytic Shellfish Poisoning). Chiunque avesse acquistato le ostriche del lotto richiamato è pregato di non consumarle assolutamente e di restituirle, piuttosto, presso il punto vendita d’acquisto insieme allo scontrino per ottenere un rimborso. Il pericolo infatti è quello di un’intossicazione paralizzante. I primi sintomi sono nausea, vomito, mal di testa e intorpidimento e si manifestano dopo mezz’ora dall’ingestione del cibo contaminato ma si può arrivare anche ad una paralisi muscolare. Si raccomanda la massima accortezza.
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