Kate Middleton ha partecipato ad un evento dedicato a genitori, figli e scuola: le sue parole sono state quelle di una mamma comune che consiglia di stare sempre accanto a loro.
Con un vestito bordeaux che lascia intravedere le curve da futura mamma tris, Kate Middleton ha preso parte ad un forum dedicato alla scuola, ai figli e soprattutto agli studenti penalizzati da problemi mentali. La conferenza, dall’eloquente titolo “I’m fine” (ovvero “Sto bene”), ha chiamato a raccolta molti esperti di psichiatria infantile. Il ruolo di Kate è stato quello di portare la sua testimonianza di mamma comune – nonostante la sua Royal Family sia tutt’altro che normale. La duchessa di Cambridge tuttavia continua a non sbagliare un colpo è il discorso ha conquistato la platea per la sua empatia ed onestà.
“Come madre abituata a lasciare i miei figli al cancello della scuola, mi è chiaro che è necessario il contributo dell’intera comunità per aiutare un bambino a rialzarsi dalle sue difficoltà”, ha detto Kate con compassione. E ha poi proseguito: “Credo che tutti voi sappiate che aiutando e supportando i bambini più piccoli nelle loro primissime tappe si può migliorare tutto ciò che verrà in seguito nelle loro vite”. La sua idea di mamma, quindi, è molto simile a quella delle sue coetanee ‘meno nobili’. Kate ha dimostrato, con le parole ma anche con i fatti, di voler essere un punto di riferimento sempre presente per i suoi figli e probabilmente la terza gravidanza ha aumentato tale desiderio.
La duchessa ha ascoltato con interesse le opinioni degli esperti, impegnati a considerare tutti i modi in cui la scuola può dare supporto pratico ai bambini, ai ragazzi e alle loro famiglie. Come patron dell’associazione Place2Be, la bella Kate ha passato tutta la giornata in questa scuola nel centro di Londra. Il piccolo George, suo primogenito, ha da poco cominciato il suo percorso alla Thomas’s Battersea nel sud della città e questo ha reso Kate ancora più credibile agli occhi di tutti quei genitori che devono affrontare le sue stesse preoccupazioni quotidiane: “Sia che si tratti di dirigenti scolastici, insegnanti, staff di supporto o genitori, ci siamo dentro tutti insieme. Stiamo lavorando per dare ai bambini la forza emotiva necessaria ad affrontare le sfide che presenterà il futuro e per farli crescere nel migliore dei modi”, ha concluso.
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