Il 14 novembre è la Giornata Mondiale del Diabete: al via l’informazione con 3 cose che non tutti conoscono sull’argomento.
La Giornata Mondiale del Diabete ha lo scopo di informare, prevenire e curare. Per farlo, occorre diffondere quante più informazioni possibili per permettere ai vecchi e nuovi pazienti di poter lavorare su se stessi e gestire ogni aspetto della propria condizione. Convivere col diabete è certamente possibile ma farlo con consapevolezza diventa inevitabilmente più facile.
Per questo motivo è stata istituita la Giornata Mondiale del Diabete, una delle massime manifestazioni in campo sanitario che chiama in causa sia gli addetti ai lavori che i volontari. La prossima edizione è stata fissata per il 14 novembre 2017 ma il fermento è destinato a cominciare molto prima. In circa 500 città italiane sono previsti centinaia di eventi organizzati da Associazioni di persone con diabete, medici, infermieri, professionisti sanitari e persone di altre organizzazioni tra cui Croce Rossa, Alpini e Misericordia. Ma quali sono le conoscenze basi da cui partire?
Il diabete presenta alcuni fattori di rischio quale, ad esempio, la sindrome metabolica. Questa condizione è caratterizzata da soprappeso, livelli glicemici di poco al di sopra della norma e un evidente aumento del cosiddetto colesterolo cattivo. Sono proprio tagli elementi ad aumentare le possibilità di imbattersi nel diabete. Nonostante ciò, non è ancora troppo tardi per fermare il suo avanzamento. Come? Controllando l’alimentazione, riducendo il proprio peso corporeo (partendo dalle “maniglie dell’amore”), aumentando l’attività fisica (camminate comprese).
Prima si interviene e meno ci sarà il rischio di incappare in effetti collaterali di grave entità. Questo, nel caso specifico del diabete, si possono tradurre in eventi cardiovascolari gravi, complicazioni visive, danneggiamento dei reni e così via. Il corpo purtroppo tende a memorizzare shock fisici di questo tipo, così è possibile che si ripresentino anche dopo una piena normalizzazione del corpo. Insomma, è proprio il caso di dire che prevenire è meglio che curare.
Le bevande alcoliche e analcoliche gassate, purtroppo, sono ricchissime di zuccheri (sia naturali che aggiunti). Non a caso una ricerca inglese pubblicata su Diabetologia consiglia di sostituirle con l’acqua. Potrà sembrare banale, eppure questo trucco aiuta a ridurre il consumo con immediati effetti benefici sul rischio di sviluppare il diabete di tipo 2. I numeri parlano chiaro: ad ogni aumento calorico del 5% causato da bevande zuccherate il rischio di sviluppare il diabete segnerà un +18%, se invece si preferiscono acqua o the senza zucchero allora si potrà godere di un -25%.
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