Un ragazzo di 15 anni ha rischiato la vita a causa di un banale succo di frutta: un imprevedibile shock anafilattico gli ha causato convulsioni e crisi respiratorie.
Una semplice merenda ha rischiato di mettere fine alla vita di un ragazzo di soli 15 anni. Il giovane è stato ricoverato d’urgenza presso l’ospedale San Donato di Arezzo in evidente stato di shock anafilattico. Fortunatamente era stato chiamato il 118 in modo tempestivo, così i soccorritori – che hanno trovato il giovane dominato dalle convulsioni provocate da una crisi respiratoria – lo hanno potuto trasportare subito in ospedale. La versione della mamma ha lasciato di stucco i medici: secondo lei il figlio aveva bevuto solamente un succo di frutta.
Le successive analisi hanno delineato una diagnosi compatibile con l’impressione dei paramedici e con l’ipotesi del succo di frutta: il ragazzino aveva avuto uno shock anafilattico e la causa era la percentuale di latte vaccino presente nella bevanda alla frutta precedentemente ingerita. Insomma, una reazione allergica pesantissima che per un soffio non è diventata letale. Se è stato possibile arginare la crisi respiratoria e scongiurare il peggio è merito di Mirus, uno strumento di rianimazione donato poco tempo prima dalla Onlus Calcit. Nessuna terapia farmacologica era riuscita a regolarizzare i parametri e persino la broncoscopia pensata per ripulire i polmoni dai residui di latte aveva sortito l’effetto sperato.
Con il sistema Mirus, invece, è andata molto meglio. Questo macchinario riesce ad indurre in anestesia i pazienti attraverso un gas inalatorio che dilata i bronchi e che, nel caso del quindicenne in shock anafilattico, ha permesso ai polmoni di riprendere subito a funzionare. Il ragazzo è stato giudicato fuori pericolo in meno di 24 ore, per la gioia di tutti ma soprattutto per quella del diretto interessato. Dopo l’immane spavento, il giovane paziente ha dimostrato immensa gratitudine per tutti coloro che, dall’ambulanza al reparto di rianimazione, hanno svolto un lavoro eccellente e gli hanno salvato la vita.
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