Il nuovo allarme alimentare riguarda un salame venduto dal supermercato Auchan: la nota catena ha deciso di aderire al provvedimento a causa del rischio di contaminazione da salmonella.
Questa volta l’allarme alimentare si è rivolto ad un salame e, per la precisione, al salame felino prodotto dal salumificio “La Felinese Salumi spa di Parma”. Ad essere ritirato è stato un lotto commercializzato nei supermercati Auchan: la vendita era stata messa a repentaglio a causa del rischio di contaminazione microbiologica da salmonella. Il prodotto richiamato era la confezione da 500 grammi, lotto SF29E248, con scadenza al 28-11-2017 e 29-11-2017. La nota catena di supermercati ha invitato i suoi clienti a controllare il salame acquistato e, qualora facesse parte del suddetto lotto, a riportarlo nei punti vendita per ottenere la sostituzione o il rimborso.
Solitamente l’infezione da salmonella si manifesta tra le 6 e le 72 ore successive all’ingestione degli alimenti contaminati. Il più delle volte non si rende necessaria alcuna cura poiché si guarisce in modo spontaneo. Alcuni casi più insidiosi possono tuttavia portare a degenerazioni importanti quali meningite (il batterio potrebbe penetrare nelle membrane che rivestono il cervello), l’endocardite (nelle membrane che rivestono il cuore), l’osteomielite (infiltrazione nelle ossa e nel midollo spinale) o artrite reattiva con infiammazione acuta alle articolazioni, agli occhi, agli organi genitali e urinari.
Il batterio della salmonella si può trovare in prodotti alimentari quali carne, uova e pollame crudi, frutta non lavata. I sintomi della salmonella sono comuni a molte altre malattie: diarrea, febbre, crampi addominali, nausea, vomito, mal di testa. È per questo motivo che per arrivare ad una diagnosi accurata è necessario effettuare delle specifiche analisi in laboratorio. Se il medico reputa che l’infezione è grave, che il tipo di salmonella è ad alto rischio oppure che il corpo del paziente non è in grado di combattere l’infezione, potrà decidere di prescrivere un antibiotico. In caso di disidratazione potrebbe essere richiesto un ricovero ospedaliero.
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