Dimagrire con la dieta delle radici: molto cibo ma poche calorie

La dieta delle radici prende spunto dall’alimentazione contadina e privilegia alimenti quali carote, ravanelli, barbabietola e rafano: come organizzarsi per dimagrire quache chilo senza sentire la fame.

Per comprendere il potenziale della dieta delle radici basta elencare qualche numero, ovvero le calorie contenute da questi cibi poveri ma genuini: le carote ne hanno 44 ogni 100 grammi, il ravanello ne contiene meno di 10, le rape 19, il sedano 20. Una quantità davvero esigua, non c’è che dire. Appurato che questi cibi sono degli ottimi alleati della linea, come comportarsi per sfruttarli al meglio e dimagrire senza soffrire troppo la fame? La risposta è estremamente pratica: introdurle nella dieta almeno 2-3 volte a settimana, consumandole crude così da mantenere intatte le loro proprietà nutritive.

Un’idea può essere anche quella di aggiungere le radici alle insalate, tagliate alla julienne o grattate, così da renderlo un piatto dietetico ma capace di saziare a lungo. Ancora più semplice ed intuitivo, si possono sgranocchiare fra un pasto e l’altro per evitare di arrivare troppo affamati ai pasti principali. Ma vediamo ad analizzare ad una ad una queste radici salva-linea:

  • Carota: versatili e facilissime da cucinare in mille modi diversi, sono ricchissime di carotenoidi, utili per proteggere l’organismo dalle aggressioni solari visto che riescono a neutralizzare la formazione di radicali liberi prodotti dalle radiazioni. I carotenoidi, Inoltre, vengono trasformati in vitamina A dal corpo e agiscono sulla visione notturna, aiutano le difese immunitarie e prevengono l’invecchiamento.
  • Pastinaca: è una radice molto simile alla carota. Ricca di potassio, è un minerale fondamentale nella trasmissione degli impulsi nervosi e nella corretta funzionalità cellulare. Possiede anche selenio e zinco, necessari al corretto funzionamento del sistema immunitario e dell’apparato riproduttivo.
  • Daikon: detto anche ravanello cinese, è molto comune nella cucina giapponese ma può adattarsi anche a quella italiana. Contiene molta vitamina C, oltre ad un enzima che è in grado di formare glucosio e isotiacianto di allile (un potente antiossidante).
  • Rafano: ha doti simili a quelle del daikon ma in più è un antibiotico naturale validissimo per depurare l’apparato respiratorio ed evitare il mal di testa dovuto alla cattiva digestione. Ma attenzione: va consumato con moderazione altrimenti irrita le mucose gastriche. Sconsigliato anche alle donne in gravidanza e a chi soffre di gastrite.
  • Ravanello: è ricco di sali minerali come il potassio e di vitamine B e C. Lo zolfo contenuto aiuta a bilanciare il pH del corpo, purificando e disintossicando il sangue. È ricco anche di ferro.
  • Barbabietola rossa: proprio come il ravanello, anche questa radice è ricca di sali minerali (potassio), vitamina B9, C e K. Ciò la rende utile per la coagulazione del sangue, mentre le betalaine sono antiossidanti, anti-infiammatori e protettori del fegato. Le foglie di barbabietola sono infine una fonte di luteina e zeaxantina, due composti antiossidanti che hanno effetti benefici sulla salute degli occhi.

Dimagrire con la dieta delle radici: molto cibo ma poche calorie

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