Mandragola finita in alcune confezioni di spinaci surgelati: dopo aver causato problemi ai consumatori, quali lotti sono stati ritirati e come comportarsi.
Due famiglie di Milano sono finite in ospedale per un avvelenamento alimentare causato, si è ipotizzato, da alcune confezioni di spinaci surgelati prodotti da un noto marchio. Insieme agli spinaci c’erano alcune piante di mandragola, un’erba velenosa e assolutamente non commestibile. I casi si sono susseguiti nel giro di 20 giorni e hanno fatto immediatamente scattare l’allarme. Successivamente sono stati ritirati alcuni lotti di spinaci Bonduelle millefoglie surgelati proprio per la possibile presenza di erbe infestanti velenose. Le confezioni interessate dal provvedimento sono da 750 grammi e appartengono al numero 15986504-7222 45M63 08:29 con scadenza 08/2019 (agosto 2019). Il prodotto non deve essere consumato per non rischiare di incappare in altre intossicazione da mandragola, pericolosa per la salute a causa di alcaloidi simili all’atropina.
La particolarissima forma antropomorfa della mandragola l’ha resa una pianta quasi mitologica nel corso dei secoli e le ha fatto attirare a sé credenze, fantasie e superstizioni decisamene fantasiose. Tutto nasce dalla radice biforcuta che ricorda la figura umana, supportata poi dai suoi effetti anestetici ed ipnotici. Non a caso le primissime culture del Mediterraneo la consideravano una pianta magica, afrodisiaca e medicamentosa mentre alcuni reperti dimostrano che gli egiziani conoscevano la mandragola già nel XIV secolo a.C. Il suo utilizzo era la creazione di unguenti capaci di procurare stati ipnotici, trance ed estasi.
A livello alimentare la mandragola non ha conservato il suo fascino e risulta assolutamente pericolosa. L’avvelenamento da mandragola comincia con confusione, vertigini, nausea, diarrea e malessere. Gli ultimi stadi arrivano anche al coma e al decesso, per questo motivo è importante procedere con una pronta lavanda gastrica nel caso in cui sia avvenuto un ingerimento involontario dell’erba (difficile accorgersene prima visto che il suo aspetto è molto simile a quello della bietola o della borragine).
A distanza di qualche giorno e sulla base di analisi più approfondite, tuttavia, gli spinaci Bonduelle sono stati “scagionati”. A quanto pare è stata esclusa la presenza di mandragola e quindi le allucinazioni che hanno colpito le due famiglie di Milano devono aver avuto un’origine differente. Gianfranco D’Amico, Ad di Bonduelle Italia, ha accolto con gioia la notizia: “Siamo molto contenti dell’esito delle analisi per poter rassicurare i nostri consumatori e clienti. La loro sicurezza è per noi una priorità assoluta e la garantiamo continuamente grazie a controlli effettuati su tutta la filiera, a partire dal campo con i nostri agronomi”.
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