La dieta nordica prevede porzioni illimitate e alcuni alimenti da prediligere: come funziona e cosa mangiare per dimagrire davvero.
Dieta nordica: di che si tratta
Facile intuire il motivo per il quale viene chiamata “dieta nordica”: favorisce il consumo di cibi che solitamente vengono mangiati nei Paesi del Nord Europa quali Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia. A quanto pare queste popolazioni sono da emulare sotto diversi punti di vista tra cui non bisogna escludere l’alimentazione. Questo regime, già popolarissimo in Europa, sta prendendo piede anche in Italia e rappresenta una delle nuovissime tendenze nel campo delle diete. Ciò che piace è soprattutto l’abbondanza di alimenti tra cui scegliere e la presenza di porzioni illimitate.
Dimagrire e stare meglio
Anche gli obiettivi che si possono raggiungere sono decisamente interessanti: oltre alla perdita di peso il corpo riesce a trarne benefici a 360 gradi. Prima di tutto si possono migliorare le proprie condizioni di salute visto che la dieta nordica aiuta la circolazione sanguigna, limita gli effetti negativi dei radicali liberi, diminuisce il livello del colesterolo e potenzia la memoria (come specificato dall’Alzheimer’s Association International 2017). Insomma, dimagrire è il primo obiettivo ma non è certamente l’unico. La dieta nordica è stata fondata nel 2004 da un team di nutrizionisti e cuochi. Dalla loro collaborazione è nato un regime simile a quello mediterraneo ma che vede l’inserimento massiccio di cereali integrali, carne, frutti di mare, verdure a foglia verde, latte (e derivati), frutta.
I cibi da promuovere, quelli da bocciare
Per seguire la dieta nordica bisogna dire addio agli snack quali biscotti e cracker ma anche alle bevande zuccherate, entrambi poveri di nutrienti e ricchi di zuccheri. Molto meglio inserire antiossidanti attraverso la frutta e la verdura, nonché carboidrati. Quest’ultimi danno energia al corpo e aiutano la regolarizzazione dell’intestino. Non servirà contare le calorie o le porzioni: alla classica dieta ipocalorica vanno aggiunti alcuni accorgimenti semplici ed intuitivi. A colazione si può mangiare latte d’avena con frutta e noci, mentre a pranzo si può optare per un’insalata a base di salmone e verdure fresche a volontà. Come spuntino si potrà trovare sollievo in una fetta di pane di segale con burro di mandorle oppure uno yogurt con i frutti rossi. A cena via libera a pollo arrosto con patate al forno o lesse. Un ultimo accorgimento: i cibi devono essere di stagione, a chilometro zero o comunque provenienti dal proprio territorio di residenza.
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