Lady Gaga, star del pop di fama planetaria, è stata costretta a fermarsi a causa della fibromialgia: di che si tratta esattamente e quanto influisce questo dolore cronico sulla sua vita.
Prima è stato un evento saltato (il Rock in Rio in programma a settembre 2017), poi l’intero tour europeo rimandato di almeno un anno. Lady Gaga non sta bene e dopo alcuni comunicati ha deciso di raccontarsi attraverso un lungo post su Instagram. Purtroppo la popstar soffre di fibromialgia e questa patologia – al contrario di quanto insinuato dalle malelingue poco informate – è in grado di causare dei dolori cronici davvero insopportabili.
“Sono sempre stata onesta a proposito delle mie battaglie fisiche e mentali. Da anni cerco di arrivare in fondo. È complicato e difficile da spiegare e stiamo cercando di capire. Quando mi sentirò più forte e sarò pronta, racconterò la mia storia in modo più approfondito, ho intenzione di farlo in maniera forte, non solo per aumentare la mia consapevolezza, ma anche per cercare di ampliare la ricerca per altri che soffrono, per fare la differenza. Uso la parola ‘soffrire’ non per ricevere pietà o attenzione, sono rimasta delusa nel vedere che qualcuno suggerisce che ci sto giocando sopra per poter sospendere il tour. Chi mi conosce, sa che non esiste nulla di più lontano dalla verità. Sono una guerriera. Uso la parola ‘soffrire’ non solo perché il dolore cronico ha cambiato la mia vita, ma anche perché mi impedisce di condurne una normale. Mi sta tenendo lontano da ciò che amo di più: esibirmi per i miei fan. Non vedo l’ora di tornare in tour, ma ora devo restare con i miei medici per poter essere forte e esibirmi per i prossimi 60 anni o più”, ha scritto l’amatissima diva.
Effettivamente un personaggio del calibro di lady Gaga potrebbe sensibilizzare sul tema della fibromialgia e puntare i riflettori su tutti coloro che fanno i conti con questo malessere cronico quotidiano. Questa patologia, detta anche sindrome di Atlante, è di carattere reumatico non tipico e causa dolori muscolari, ai tessuti fibrosi (tendini e legamenti), rigidità, astenia (ovvero un calo di forza e una tendenza ad affaticarsi), disturbi del sonno, un’eccessiva percezione degli stimoli nonché possibili sintomi di ansia e depressione. Le zone più soggette al dolore sono la colonna vertebrale, le spalle, il cingolo pelvico, le braccia, i polsi e le cosce. Uno stile di vita sano e alcuni farmaci possono aiutare, ma non esiste ancora un protocollo universalmente riconosciuto per intraprendere un percorso di guarigione.
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