Per cuocere la pasta siamo abituati a seguire una routine: mettere l’acqua nella pentola, portare a bollore, aggiungere il sale, buttare la pasta che si desidera mangiare, girare e attendere il tempo di cottura. A quel punto occorre scolare la pasta, condire e servire in tavola. Un metodo per nulla recente ma sconosciuto dalla maggior parte delle persone consiglia di operare una piccola ma sorprendente modifica al solito iter: una volta raggiunto il bollore, aggiungere il sale, poi la pasta, mettere il coperchio e spegnere il gas. La pasta risulterà cotta non appena sarà scaduto il tempo di cottura indicato sulla confezione. Com’è possibile, se l’acqua a quel punto non starà più bollendo? A quanto pare la temperatura raggiunta dall’acqua durante l’ebollizione (e mantenuta dal coperchio che non dev’essere sollevato per nulla al mondo) è sufficiente a cuocere la pasta: visto che così facendo si risparmia gas e si libera uno spazio sul fornello, perché non provare? Più la pentola ha il fondo alto e più il successo è garantito.
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