Cercando di delineare esattamente le regole per una sana alimentazione, recuperano punti carne, formaggi e grassi: il motivo per cui non fanno più male.
Nuova puntata della querelle legata al concetto di sana alimentazione: se prima era arrivato un veto deciso nei confronti di carni rosse, formaggi e grassi, dal Congresso dei cardiologi europei avvenuto a Barcellona arriva un contrordine in piena regola. L’allarmismo rivolto ai consumatori di queste tre categorie probabilmente è stato eccessivo: le attuali linee guida parlano di tenere l’apporto dei grassi totali al di sotto della soglia del 30 per cento e quello dei grassi saturi entro il 10 per cento, mentre viene concesso più spazio ai carboidrati. I cardiologi tendono invece a ribaltare tutto (per l’ennesima volta, viene da dire).
Il loro punto di partenza è lo studio canadese PURE (Prospective Urban Rural Epidemiology) guidato dall’Università di Hamilton, in Ontario. Esso è nato con lo scopo di valutare l’impatto dell’urbanizzazione sul fattori quali attività fisica, cambiamenti nell’alimentazione, obesità, ipertensione, malattie cardiovascolari e così via. Portato avanti per 12 anni su un campione di 154mila volontari di età compresa tra i 35 e i 70 anni provenienti da 18 Paesi ad alto, medio e basso reddito, nel suo genere PURE può essere considerato uno degli studi epidemiologi più ampi e completi.
Il risultato è stato proprio l’ago della bilancia nel convincere i cardiologi ad affermare che la limitazione dei grassi non migliora affatto la salute delle persone, cosa che invece verrebbe assicurata dalla diminuzione di pane, pasta e carboidrati in generale. La rivista scientifica Lancet ha provato a tradurre la questione in cifre ed ha specificato che l’apporto di carboidrati non dovrebbe superare il 60 per cento dell’energia totale, con i grassi che potrebbero così spingersi fino al 35 per cento. Da privilegiare, come sempre, i grassi mononsaturi come l’olio d’oliva e alcuni polinsaturi come pesce e frutta secca. Ma come mai tutta questa fiducia nello studio PURE? Semplicemente, ha studiato a fondo l’impatto della dieta sulla mortalità e sull’insorgere delle malattie cardiovascolari in contesti diversi, considerando anche le aree in cui la malnutrizione è il vero problema.
Photo credits Facebook
Il mondo dei trapianti sta vivendo un periodo di grande innovazione grazie agli xenotrapianti, ovvero…
La scoperta che uno shock settico possa essere causato da un batterio tipico della trota…
L’ictus rappresenta una delle sfide più gravi nel campo della medicina e della riabilitazione. Ogni…
Il Mountain Climber, conosciuto anche come "esercizio dello scalatore", è un movimento che ha conquistato…
Negli ultimi anni, il legame tra la natura e il benessere psicofisico è diventato un…
I bambini e i cani possono formare un legame speciale, ricco di affetto e gioia.…