Per tagliare gli zuccheri si ricorre spesso ai dolcificanti, ma l’effetto è davvero quello di dimagrire? Una ricerca scientifica dimostra un’evidenza ben diversa.
Per natura, i dolcificanti sono stati lanciati sul mercato con uno scopo ben preciso: rendere i cibi più dolci senza aumentare l’apporto calorico totale. Un dettaglio non da poco se l’obiettivo è quello di perdere peso e tenere a bada le bilance più severe. L’efficacia dei dolcificanti e il loro effetto sulla salute dei consumatori, tuttavia, hanno sempre destato qualche perplessità. L’ultima ricerca in ordine di tempo tende a schierarsi contro i dolcificanti, affermando che in realtà il loro utilizzo non sortisce esattamente l’effetto sperato.
Ad affermarlo, per l’esattezza, è l’università di Sidney. Gli scienziati australiani hanno pubblicato i risultati sulla rivista Cell Metabolism evidenziado come l’intenso sapore dolce dei dolcificanti, a ben vedere, stuzzichi l’appetito più del normale. Lo studio ha coinvolto un modello animale nel quale è stato osservato l’intake calorico, ovvero l’insieme di alimenti e calorie che fanno parte della dieta del soggetto in questione. Considerando le quantità di carboidrati ed edulcoloranti, è stato osservato il modo in cui il quadro cambiava a seconda del cambiamento delle proporzioni tra i due nutrienti.
Ciò che è emerso è che nei regimi alimentari in cui sono stati aggiunti i dolcificanti e ridotti i carboidrati – simulando quindi ciò che accade quando ci si mette a dieta: meno pasta e pane, più dolcificanti – si è notato un aumento della voglia di cibo e quindi un maggiore apporto calorico quotidiano. Lo stesso vale per le situazioni che non richiedono una diminuzione delle calorie: l’uso dei dolcificanti aumenta in egual misura il bisogno di cibo. È così che si tende ad ingrassare. Attenzione, quindi, quando si sceglie un dolcificante al posto del cibo: anziché dimagrire ci si potrebbe trovare improvvisamente con una profonda fame e qualche chilo in più.
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