Scegliere la crema solare migliore è difficile, ma la decisione diventa ancora più importante quando si tratta di proteggere la pelle dei bambini: qualche consiglio.
Bambini e sole: un rapporto complicato
La pelle dei bambini è particolarmente delicata ma il motivo per cui bisogna assolutamente evitare qualsiasi bruciatura nei più piccoli è un’altra: la pelle possiede memoria di questi eventi e le scottature rimediate durante l’infanzia e l’adolescenza comportano le conseguenze più gravi in assoluto. Insomma, se la mamma sbaglia qualcosa a farne le spese sarà il figlio a distanza di anni. Partendo dal presupposto che fino a 24-36 mesi i bambini vanno esposti al sole per brevissimi periodi e solamente al mattino presto o nel tardo pomeriggio, ci sono delle raccomandazioni da tenere perennemente in considerazione.
Quali creme solari utilizzati
Prima di tutto va considerato il prodotto più adatto alla situazione. Se la pelle del bambino non presenta alcuna dermatite né allergie, si può utilizzare anche la crema dei genitori purché sia un prodotto testato e con un fattore di protezione adeguato. In caso contrario, meglio munirsi dell’elenco delle sostanze che provocano reazioni allergiche al bambino e farsi aiutare dal medico o dal farmacista per scongiurare qualsiasi problema. Fino ai 6 anni bisogna ricorrere ad una protezione altissima (SPF 50+), mentre dopo i 6-7 anni si può scendere ad una protezione alta (30) e poi intermedia (15-25) via via che il colorito della pelle si scurisce. Prendendo in esame l’INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients, ovvero l’etichetta che riporta i diversi ingredienti contenuti dal cosmetico), i prodotti bio si dimostrano molto validi. Particolarmente consigliati la Crema solare fluida bimbi della Bjobj, il Latte solare eco-biologico per bambini dell’Omia e la Calendula Sun Stick di Planet Kid (comodo quando si è in viaggio).
Consigli importanti
Pur avendo applicato la crema solare con estrema attenzione, i bambini non devono restare sotto al sole tutto il giorno. Dalle 11 alle 16.30 l’esposizione dev’essere limitata al massimo e ovviamente bisogna riapplicare la crema dopo ogni bagno (anche se si tratta di una crema water resistant). Attenzione poi alla pelle: dev’essere completamente asciutta – quindi né sudata né bagnata – quando si spalma la crema. Nessuna differenza, invece, tra latte, spray e crema: latte e crema sono più adatti alle pelli secche, tuttavia si può scegliere il prodotto con il quale ci si trova meglio. Infine, L’ultima raccomandazione riguarda le tempistiche: la protezione solare non si attiva immediatamente, meglio applicarla 20-30 minuti prima dell’esposizione.
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