Ha davvero poco senso usare una crema solare scaduta: come leggere le etichette per evitare di danneggiare la pelle con una brutta scottatura.
Se ci si vuole abbronzare in tutta sicurezza è necessario pensare ad un dettaglio troppo spesso sottovalutato: la scadenza delle creme solari. Il linea di massima, la scadenza avviene 12 mesi dopo l’apertura. Un prodotto aperto ad agosto, di conseguenza, può essere utilizzato tranquillamente a giugno dell’anno successivo. Stesso discorso se il solare viene utilizzato per una settimana bianca in inverno e poi di nuovo in estate al mare: la protezione resta senza dubbio inalterata. Ma attenzione: leggere bene le etichette aiuta a capire quando le creme “vecchie” possono essere riciclate e quando invece devono finire direttamente nel secchio.
Il primo dettaglio cui fare attenzione è il simbolo del barattolo aperto, che si trova solitamente nel retro del barattolo di crema. Quello è il cosiddetto simbolo Pao (Period After Opening). Nei solari viene riportata la dicitura 12M, il che significa che i prodotti scadono dopo 12 mesi dal loro primo utilizzo. Il deterioramento delle sostanze grasse presenti nel filtro solare fa sì che la crema diventi inefficiente ed è proprio a quel punto che si rischia di rimediare una brutta bruciatura. Un piccolo test può essere utile alla causa: prima di tutto bisogna adorare il prodotto, per poi controllarne anche la consistenza. Vale poi la pena di soffermarsi sul colore e procedere allo smaltimento qualora non fosse più uniforme o mostrasse delle macchioline. Infine, un piccolo esame di coscienza: se la crema è stata tenuta molto tempo sotto al sole o si è riempita di sabbia, allora sarà meglio buttarla via subito.
Un dubbio che di solito sfiora le consumatrici più attente riguarda le creme solari appena acquistate in profumeria o nei grandi magazzini: il solare sarà davvero nuovo oppure rappresenta un fondo di magazzino rispolverato con l’arrivo delle belle giornate? Un trucco per aggirare l’ostacolo è quello di puntare sulle novità. Basta documentarsi e scegliere ciò che fa al caso proprio: ogni brand propone formulazioni e formati diversi, riconoscere quelli appena usciti e “freschi di fabbrica” non dovrebbe essere così complicato. Godono di maggiore tolleranza, infine, i solari spray: non venendo a contatto con le mani sono assaliti da un numero inferiore di batteri e promettono una buona efficienza più a lungo.
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