I consumatori di tonno in scatola devono fare i conti con un nuovo allarme istamina: alcuni lotti commercializzati in Italia devono essere urgentemente ritirati dal mercato.
Il Ministero della Salute ha predisposto l’immediato ritiro di un lotto di tonno in scatola prodotto da un noto marchio venduto in Italia. Si tratta del tonno all’olio di girasole Algarve di Tribeka Srl, con particolare riferimento al lotto di produzione “L1588C” con scadenza fissata per il mese di settembre 2021. A specificarlo è una nota ministeriale, intervenuta d’urgenza per salvaguardare la salute dei consumatori. Non si ferma quindi l’allarme tonno che era partito nella prima metà del 2017 in seguito ad alcuni malesseri e intossicazioni alimentari dovute proprio al tonno (per maggiori informazioni è sufficiente seguire il link ala fine dell’articolo).
La causa, anche stavolta, è legata alla presenza di istamina all’interno del tonno. La produzione è avvenuta in Portogallo ma sono i consumatori della penisola a dover fare attenzione alle confezioni da 3 scatolette (ciascuna da 80 grammi). È opportuno controllare il tonno Algarve in proprio possesso e, in caso di dubbi, rivolgersi al rivenditore presso il quale è avvenuto l’acquisto. Eventuali confezioni già vendute ma appartenenti al lotto ritirato devono essere prontamente riconsegnate al fine di ricevere un rimborso oppure confezioni integre dello stesso prodotto.
Ma l’istamina è davvero così pericolosa? La risposta è sicuramente affermativa visto che si tratta di una sostanza tossica che può provocare la sindrome sgombroide. L’istamina, inoltre, è il segno di una cattiva conservazione del prodotto visto che si forma dalla degradazione dell’istidina, un amminoacido abbondante nel tonno, negli sgombri e in altri pesci della medesima famiglia. I sintomi compaiono in un arco di tempo compreso tra pochi minuti e un paio d’ore dal consumo del pesce contaminato e non sono affatto piacevoli (da arrossamento, prurito e mal di testa fino a difficoltà nel deglutire, nausea, vomito e diarrea), sebbene nella maggior parte dei casi non richiedano l’intervento di un dottore. È importante in ogni caso controllare i propri acquisti più recenti e seguire la procedura indicata dal Ministero.
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