Il dott. Emanuele Puzzilli ha uno studio dentistico ultra-specializzato in cui lavorano oltre 40 professionisti. Non a caso è diventato il dentista delle star e moltissimi vip si fidano solamente delle sue cure. Il grande pubblico ha avuto modo di conoscerlo nel ruolo di esperto del programma condotto da Simona Ventura Selfie – Le cose cambiano, VelvetBody ne ha approfittato per intervistarlo a proposito di ortodonzia e tv.
Ortodonzia invisibile: c’è stato un vero e proprio boom negli ultimi tempi. Qual è la ragione secondo lei?
L’ortodonzia invisibile ha permesso di risolvere problemi dentali evidenti a tutte quelle persone della vecchia generazione che in passato non avevano potuto dotarsi di apparecchi tradizionali classici, spesso per impossibilità economica. Con questa tecnica si può intervenire su tutto ciò che è di natura dentale, mentre ovviamente non si può fare nulla a livello scheletrico. L’ortodonzia invisibile ha permesso di approcciare pazienti adulti di 30-40-50 anni con tecniche molto diverse rispetto a quelle del passato. Oggi l’estetica ha un valore importante. Basti pensare all’odontoiatria di 20 anni fa con ponti o capsule d’oro estremamente evidenti: nel 2017 sarebbe impensabile.
Cosa le viene chiesto più spesso?
Per l’ortodonzia invisibile, la richiesta più frequente è sistemare un disallineamento di denti che attirano inevitabilmente l’attenzione su un difetto. Quando i pazienti mi chiedono di sbiancare o valorizzare l’estetica, ma poi vedo che hanno i denti storti, sconsiglio di farlo: è meglio non andare a valorizzare una zona che non è bella. Prima di tutto vanno allineati i denti, poi si può pensare al resto. Un sorriso bianco e dritto tende ad avere un impatto importante. Anche per un colloquio di lavoro, una delle prime cose che si guarda, oltre all’intelligenza e alle competenze, sono i dettagli estetici… sorriso compreso.
Partire dal disallineamento, quindi, rappresenta una scelta particolarmente saggia…
Certamente. Purtroppo il disallineamento comporta una bocca non stabile le cui evoluzioni possono causare strane dinamiche e portare numerosi problemi. Un esempio: il disallineamento non permette una giusta detersione né un’ottima igiene personale con rischi di carie interstiziali. Allineare permette invece di migliorare la salute di tutta la bocca.
Nel suo studio ogni professionista ha un compito specifico. In che modo questa suddivisione arricchisce l’esperienza del paziente?
Il mio studio nasce da me e finisce con me. In questi 20 anni di attività ho creato uno staff composto da più di 42 persone tra medici, paramedici e personale che mi sta accanto. In questo modo posso approcciarmi a tutto ciò che è di natura odontoiatrica, dalla chirurgia più semplice alla più specifica branca dell’ortodonzia. L’intenzione è quella di far capire alle persone ciò che andrà fatto, dopo di che ogni specialista potrà seguire il proprio paziente. Si tratta di specialisti che si occupano di una mono-branca da 30 anni. Oggi il dentista non è più visto come il medico di base che toglie il dente, mette l’apparecchio, devitalizza o cura. È il medico che valuta le condizioni del paziente e poi lo manda dallo specialista. Il dente può avere più patologie: ossa, gengive, smalto, mancanza di denti. Per questo subentra tutta lo staff dell’equipe che nella maniera più energica affronta il problema per poterlo risolvere nel migliore dei modi.
Selfie – Le cose cambiano le ha dato molta popolarità: come descriverebbe questa esperienza?
Devo dire che per me è stata un’esperienza molto positiva, un’occasione di crescita sia personale che professionale ed umanitaria. Qualche anno fa nel mio studio sono iniziate ad arrivare tante persone del mondo dello spettacolo provenienti da tutti’Italia. Ovviamente il fatto di avermi trovato a Selfie è diventata una specie di “garanzia”. Nel programma gli autori hanno puntato molto sui lavori estetici, si tratta di una trasmissione che vanta una qualità elevata a livello medico con grandi interventi chirurgici. Ovviamente è pur sempre una trasmissione televisiva e la divisione tra personaggio e medico era sottile. Per fortuna la bravura di Simona Ventura e del suo staff hanno permesso di lasciare i ruoli ben divisi, così che ciascuno potesse dedicarsi alle proprie attività.
Dottor Puzzilli, un’ultima domanda: c’è una storia di cui si è occupato che l’ha colpita in modo particolare?
Ogni storia aveva un lato umano importante ma ricordo con affetto la storia di Sara. Questa ragazza era caduta dal motorino a 13 anni, perdendo completamente i denti. Non avendo le possibilità economiche ha vissuto tutta la vita con un apparecchio mobile, con i problemi che ne conseguono: alimentazione, fattore estetico, vergogna in qualsiasi approccio amoroso. Un intervento importante (un impianto fisso dei denti, ndr) le ha permesso di tornare in pace con se stessa e ha permesso a me di dar libero sfogo al mio estro.
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Photo credits ufficio stampa Emanuele Puzzilli