La tintura di iodio è una sostanza utile per facilitare la guarigione di una ferita: a cosa serve e quando va usata esattamente.
Tintura di iodio: a che serve
Sarebbe meglio non ferirsi affatto, eppure qualche volta accade e l’automedicazione è un elemento importante per evitare infezioni. In quei casi la tintura di iodio è uno dei primi strumenti che si cercano. Composta da iodio, tintura di potassio, acqua ed etanolo, questa soluzione dalla caratteristica colorazione rossa aiuta a disinfettare le ferite superficiali e facilita la cicatrizzazione. Merito dell’elevato potere ossidante degli elementi che la compongono, i quali aiutano la ferita stimolando il riciclo cellulare. A contatto con la lesione, infatti, la tintura blocca la proliferazione dei batteri e ristabilisce la barriera naturale della cute.
Come applicarla
Mettere la tintura di iodio su una ferita – propria o su quella un altro “malcapitato” – è estremamente facile ed intuitivo. Non è un caso che sia presente in ogni kit di primo soccorso. Se la lesione non è troppo profonda (in quel caso bisognerà recarsi al più presto presso il più vicino Pronto Soccorso) il primo step prevedere un’accurata pulizia e la rimozione di eventuali corpi estranei. Sporcizia, schegge e qualsiasi altro elemento devono essere tolti con una garza sterile o, se necessario, delle pinzette. L’importante, ovviamente, è lavarsi bene le mani prima di ogni medicazione per evitare di peggiorare la situazione. Il secondo step prevede un lavaggio con acqua fredda per poi proseguire, ovviamente, nell’applicazione della tintura di iodio: è importante applicarla su ogni parte della lesione senza però esagerare con le quantità.
Curiosità
La tintura di iodio è stata creata da Antonio Grossich proprio per disinfettare e cicatrizzare le ferite. L’acquisto può avvenire in farmacia senza ricetta medica, visto che si tratta di un comunissimo farmaco da banco. Altri rimedi naturali che riservino le stesse qualità della tintura sono l’olio essenziale di limone e l’aloe vera in gel (soprattutto per le ustioni). Particolare cura, però, nella valutazione dell’emergenza: a volte la tintura non basta, occorre un medico e dei veri punti.
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