Il Faber test è uno strumento utilissimo, non più sperimentale, per scoprire 244 allergie diverse. In cosa consiste e, soprattutto, funziona davvero?
Il numero degli allergici in Italia e nel mondo è estremamente elevato: parliamo del 40 per cento della popolazione, la quale si trova a combattere con sintomi più o meno spiacevoli che nei casi più gravi diventano addirittura invalidanti. L’Istituto di bioscienze e biorisorse del Consiglio Nazionale delle ricerche di Napoli, guidato dalla dottoressa Maria Antonietta Ciardiello, ha messo a punto Faber, un test che riesce a scoprire 244 allergie in un unico esame. La Ciardiello ha affermato con orgoglio che di recente il marchio è stato registrato all’Unione Europea e che si parlerà del Faber test in occasione del Meeting 2017 della European Academy of allergology and clinical immunology.
Nel corso di un’intervista rilasciata a Il Mattino, la dottoressa Ciardiello ha parlato del test fornendo dettagli pratici e di interesse comune. Prima di tutto va detto che il test non è più sperimentale e ciò lo rende disponibile per chiunque ne faccia richiesta: basta rivolgersi alla rete di laboratori che già ha cominciato ad effettuarlo in Italia, in Europa, in America e in Asia. I campioni raccolti vengono spediti tutti a Latina dove vengono elaborati nel giro di poco tempo. Basta un campione di sangue molto esiguo per poter confermare o escludere ben 244 allergeni, per questo motivo il test può essere effettuato anche su bambini di 1-2 mesi. Al momento sono stati fatti circa 5mila esami, tutti a pagamento.
Per effettuare il test occorre prelevare un campione di sangue e lavorarlo con le microtecnologie: esiste infatti un biochip nel quale sono immobilizzate le 244 preparazioni allergeniche che prendono in considerazione alimenti, pollini, acari, muffe, tessuti, insetti e così via. Il suo più grande pregio è proprio quello di racchiudere un ventaglio estremamente ampio di possibilità, le quali vengono prese in considerazione tutte in un unico colpo. Il secondo pregio del Faber test è la presenza di sostanze allergeniche non comuni. L’esame dura 4 ore e la pubblicazione dei risultati è immediata. I dati dei pazienti vanno infatti a formare un database crescente, attraverso il quale gli specialisti possono aggiornarsi su novità, casistiche oppure seguire dei tutorial. Prima del test il paziente non deve osservare alcun digiuno. Nessuna interferenza nemmeno da eventuali medicinali assunti.
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