La tintura madre nasconde l’essenza più autentica delle piante ed amplifica il loro potere curativo: l’elenco delle proprietà, i benefici per il corpo e la ricetta.
Da definizione, la tintura madre è una preparazione liquida che si ottiene dalla macerazione di una pianta (denominata “droga”). Il solvente che viene utilizzato più frequentemente è una soluzione idroalcolica composta da alcol e acqua posta ad una temperatura che varia tra i 60 e gli 80 gradi centigradi. La tintura madre non va però confusa con gli estratti in quanto questi ultimi sono ottenuti per evaporazione, il che diminuisce la concentrazione del principio attivo. Nella tintura madre il rapporto tra droga e solvente è di 1:10.
La tintura madre possiede una grande proprietà: la sua forma liquida riesce infatti a conservare intatte le proprietà curative delle piante. Non meno importante, esse si conservano a lungo e i principi attivi vengono facilmente assorbiti dal corpo. Per questo motivo la tintura madre è un rimedio erboristico molto diffuso che può essere ricavato praticamente da qualsiasi erba o pianta officinale. La fitoterapia ricorre ad esse per la cura di malattie o per il perseguimento del benessere e non a caso le origini di questo sistema terapeutico si perdono nella notte dei tempi. La forte concentrazione dei principi attivi e la maggiore velocità di assorbimento rispetto alle tisane amplifica i benefici della tintura madre e permette all’organismo di trarne immediato conforto.
Ogni tipo di pianta possiede proprietà specifiche per le quali occorre far riferimento all’erborista o al naturopata. Una volta scelta la materia prima si può procedere alla preparazione della tintura madre più utile ai propri bisogni. Prima di tutto occorre metterla a macerare ancora fresca nel solvente, il quale però dovrà essere ridotto di gradazione grazie all’aggiunta di acqua (l’obiettivo è raggiungere i 50-60 gradi). Il dosaggio tra pianta e solvente è 10:1 o 5:1, quindi con 100 g di soluzione si utilizzeranno 10 g di droga. A quel punto bisognerà lasciare il tutto a macerare a freddo per almeno 3 settimane, trascorse le quali si potrà passare al filtraggio e alla spremitura. Il liquido ottenuto andrà conservato in un luogo completamente buio per 2 giorni. La posologia e il momento di assunzione della tintura madre dipendono dalla terapia intrapresa ma per l’utilizzo non si consiglia di superare i 2 mesi dalla sua preparazione.
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