Il ginecologo olandese Jan Karbaat ha sconvolto il mondo: con ogni probabilità fecondava le pazienti col suo sperma facendo credere alle donne che si trattasse di un donatore anonimo.
Jan Karbaat era un medico ginecologo nonché direttore della banca del seme di Bijdorp, nei pressi di Rotterdam in Olanda. Proprio in virtù di questo prestigioso compito l’uomo aveva a che fare con pazienti che necessitavano di donazioni di sperma al fine di cominciare una gravidanza e realizzare il sogno di una gravidanza. Queste donne erano tuttavia all’oscuro di un particolare decisamente deprecabile: il dottore non sarebbe ricorso allo sperma di donatori anonimi bensì al proprio. La clinica è stata chiusa nel 2009 a causa di irregolarità amministrative e i fatti risalgono agli anni ’80, eppure il fatto è più attuale che mai.
A riportarlo in auge è stata la morte dello stesso Karbaat, avvenuta nell’aprile 2017 all’età di 89 anni. Nei suoi confronti pende una causa collettiva che coinvolge 22 donne, probabilmente fecondate a loro insaputa con lo sperma del ginecologo. I figli che potrebbero essergli imputati rischiano di superare quota 60, ma i fatti sono ancora da accertare: in vita il dottore ha rifiutato qualsiasi analisi del dna e non ha mai rilasciato il consenso per prelevare il materiale genetico che avrebbe potuto fugare o confermare ogni dubbio. La sua morte ovviamente mischia nuovamente le carte in tavola e le autorità competenti hanno già predisposto il ritiro di alcuni suoi oggetti personali quali uno spazzolino da denti o una spazzola.
Il figlio legittimo di Karbaat sta collaborando con la polizia e si è già sottoposto all’esame del dna. L’atroce dubbio è sorto in seguito alla constatazione di alcune somiglianze sospette riscontrate in diversi individui nati dalle pazienti del ginecologo. Karbaat d’altronde non era un professionista equilibrato: basti pensare che amava definirsi un “pioniere della fecondazione” piuttosto che un semplice ginecologo. Le analisi avranno il potere di far pendere l’ago della bilancia da una parte o dall’altra. In tribunale verrà accertato il sospetto choc: davvero il ginecologo fecondava le pazienti col suo sperma?
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