Perdere i chili accumulati non è mai facile ma ci sono 4 amici-nemici su cui focalizzare la propria attenzione: gli acidi grassi Omega-6, i carboidrati raffinati, gli acidi grassi Omega-3 e i polifenoli.
Perdere qualche chilo non è mai un’impresa semplice, eppure conoscere da vicino i propri nemici può aiutare a raggiungere il risultato finale. A volte una dieta si rivela poco efficace, altre volte ancora si ricomincia ad ingrassare appena si torna alla normale alimentazione. Altre ancora vince la pigrizia e si mangia un po’ di tutto con superficialità. Per andare più a fondo è meglio conoscere e combattere 4 nemici: gli acidi grassi Omega-6, i carboidrati raffinati, gli acidi grassi Omega-3 e i polifenoli.
L’assunzione sfrenato di Omega-6 è causata dal largo utilizzo che ne viene fatto nei prodotti da forno destinati alla grande distribuzione. A contenerla sono gli oli vegetali di mais, di semi, di cartamo e di girasole. L’impennata nei consumi (ormai si trova nelle merendine e nei più comuni crackers) porta ad un’impennata parallela: gli acidi grassi Omega-6 diventano i costituenti principali degli ormoni responsabili delle infiammazioni. Vanno tenuti d’occhio anche i carboidrati raffinati, contenuti negli alimenti più gustosi: pane, pasta, riso bianco, gallette, succhi di frutta e via dicendo. Una volta trasformati in glucosio, i carboidrati raffinati fanno aumentare la glicemia e spingono a produrre più insulina. È questo che aumenta il rischio di accumulare chili di troppo ma anche di invecchiare più velocemente.
Il corpo non è in grado di produrre gli acidi grassi Omega-3 e deve assimilarli tramite l’alimentazione
, eppure le due problematiche appena citate rendono più difficile la loro integrazione: un consumo più elevato di Omega-6 e di carboidrati raffinati diminuisce l’assorbimento di Omega-3, esponendo così al rischio di infiammazioni silenti e infortuni da microtrauma. Quarto ma non meno importante, bisogna combattere la diminuzione del consumo di polifenoli. Questi fanno parte delle verdure, delle spezie e della frutta visto che donano loro il sapore e il caratteristico colore. Il vero nemico è la coltivazione in serra, che ne riduce la concentrazione negli alimenti. Peccato perché le loro funzioni sarebbero utilissime: inibire l’infiammazione delle cellule, rallentare l’invecchiamento delle cellule e ridurre gli infortuni da stress.LEGGI ANCHE: SALMONE: TUTTI I BENEFICI DEL PESCE RICCO DI OMEGA-3
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