L’ananas brucia i grassi, frutta e verdura sono meno controllate se si acquistano dal contadino, le banane sono le più ricche di potassio… Queste e altre “fake news” alimentari confutate ad una ad una da Coldiretti.
La lotta alle fake news passa anche per il cibo. Su internet è facile trovare articoli che decantano le proprietà di un alimento, salvo poi trovarne un altro che dice l’esatto contrario. Coldiretti ha voluto affrontare la questione sin nel dettaglio perché, ovviamente, ne va della salute dei cittadini. La questione è molto articolata ma a venire accusate sono le multinazionali più che il web in generale.
Basti pensare alla pubblicità che ruota intorno ad una bottiglia di succo d’arancia che, in realtà, contiene al massimo il 12 per cento di quelle arance. Questo ovviamente vuole essere solamente un esempio, ma Coldiretti ha chiamato in causa anche l’olio, il prosciutto e molti altri prodotti che finiscono sulla tavola degli italiani. D’altronde le multinazionali hanno a disposizione capitali ingenti da poter investire nella pubblicità (anche in quella ingannevole) e la guerra rischia di diventare molto complessa. Coldiretti è partita dalla top 10 delle bufale più diffuse, fornendo informazioni interessanti per i consumatori:
Photo credits Facebook
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