Categories: Salute

“Affamare” il tumore per sconfiggerlo: 2 aminoacidi da eliminare dalla dieta

Eliminare dalla propria alimentazione due amminoacidi specifici può permettere di indebolire il tumore e vincere la battaglia: cosa accade nel corpo e come bisogna procedere?

Nella lotta ai tumori ogni arma è lecita, perché quindi non farsi aiutare dell’alimentazione? L’unione di due team di ricercatori – quelli del Cancer Research Uk Beatson e della University of Glasgow – ha permesso una scoperta davvero interessante. A quanto pare eliminando dalla propria alimentazione due tipi di aminoacidi il tumore potrebbe morire di fame e quindi indebolirsi notevolmente. Gli aminoacidi in questione sono la serina e la glicina, senza i quali le cellule malate diventerebbero notevolmente più fragili. Questa tattica, già tentata in passato, potrebbe rendere più efficaci le cure proprio perché la malattia diventerebbe più vulnerabile.

Il lavoro è stato pubblico sulla rivista scientifica Nature e propone una strategia precisa: eliminare in modo altamente controllato i cibi che contengono tali molecole. Nella fattispecie, la serina si trova in: pasta all’uovo, ceci, fave, lenticchie, arachidi, nocciole, coniglio, pollo, pesce, formaggio e uova di gallina. La glicina è invece presente nel latte e nel formaggio. Questi aminoacidi non possono essere definiti “essenziali” poiché le cellule sane sono capaci di produrle da sole a prescindere dall’alimentazione. Ovviamente le cellule malate non possono fare altrettanto, così eliminando i cibi che le contengono si potranno “affamare” solamente le cellule cancerogene.

Dopo aver provato con successo questa strategia sui topi, l’idea è quella di allestire dei trial clinici sull’uomo. I pazienti verranno sottoposti a diete rigidamente controllate da medici esperti per constatare se l’eliminazione della serina e della glicina possa conferire vantaggi terapeutici reali. La scoperta è stata accolta con positività dalla comunità scientifica ma ha lasciato perplessi alcuni esperti italiani. Pur apprezzando il tentativo, va considerato che finora i risultati ottenuti sui topi non sono mai stati replicati anche sull’uomo. Che sia questa la volta giusta?

LEGGI ANCHE: TEST DEL SANGUE INDIVIDUA IL TUMORE: LA SVOLTA CHE SALVERÀ MOLTE VITE

Photo credits YouTube / Facebook

Raffaella Mazzei

Published by
Raffaella Mazzei

Recent Posts

I migliori sport per i più piccoli: attività divertenti per bambini da 2 a 3 anni

L'attività sportiva è un elemento chiave per il benessere dei bambini nella fascia di età…

% giorni fa

Combattere l’infiammazione metabolica: strategie alimentari e consigli medici

L’infiammazione metabolica rappresenta un fenomeno sempre più rilevante nel contesto delle patologie moderne. Si tratta…

% giorni fa

La polmonite del Papa: quali scenari ci attendono?

La salute di Papa Francesco ha catturato l'attenzione globale dopo la sua recente diagnosi di…

% giorni fa

Petto escavato: la straordinaria rinascita del giovane nuotatore Marco

Il petto escavato, noto anche come pectus excavatum, è un'anomalia congenita che colpisce circa 1…

% giorni fa

La tristezza notturna: scoprire come ritrovare il sorriso

Sentirsi più tristi durante le ore serali è un fenomeno comune che ha attirato l'attenzione…

% giorni fa

Entro il 2050, la metà degli adulti e un terzo dei bambini potrebbero affrontare la sfida dell’obesità

L'obesità e il sovrappeso rappresentano una delle sfide sanitarie più gravi del nostro tempo, spesso…

% giorni fa